Riceviamo e pubblichiamo la nota della Consigliera regionale del Pd Micaela Fanelli sulla presentazione di una proposta di legge istitutiva della commissione temporanea sulle risorse idriche.
“Leggiamo dalla stampa, per l’ennesima volta, del feroce litigio tra Regione, Molise Acque e Grim sulla gestione delle risorse idriche, che si aggiunge alle pressanti richieste delle altre regioni, sempre più interessate alla nostra acqua e che, alla fine, colpiscono sempre la parte più debole, i cittadini.
Di acqua ce n’è sicuramente poca, ma il problema principale, almeno stando alle poche notizie ufficiali emerse in questi mesi, sembrano essere i debiti fra Molise Acque, Grim, Comuni e Regione, che impediscono i regolari pagamenti ai fornitori di elettricità, indispensabile per alimentare le pompe di sollevamento che portano l’acqua nei diversi centri abitati.
Da una parte, dunque, la sempre minore disponibilità con le sorgenti ai minimi storici, dall’altra una gestione interna delle risorse che sta mettendo a rischio anche le forniture degli acquedotti cittadini, in mezzo un’amministrazione regionale che ha dimostrato evidenti difficoltà nel coordinare una situazione tanto complessa, quanto delicata, che ora rischia di esplodere per un contenzioso milionario tra Grim e Molise Acque, senza che la Giunta e i vari Consiglieri delegati siano riusciti a trovare soluzioni finanziarie, soprattutto utili a garantire i fabbisogni della popolazione.
E allora, servono maggiore chiarezza, maggiori capacità di gestione. È questo l’obiettivo della proposta di legge che questa mattina ho presentato in Consiglio regionale insieme alla Consigliera Salvatore, che, attraverso la proposta di istituzione di una commissione a carattere temporaneo, punta a garantire una maggiore trasparenza nel governo delle risorse idriche, riportando in capo all’organo legislativo regionale l’attività di programmazione e controllo di tutti i processi. Perché in questa lunga emergenza idrica molisana, che ha messo in ginocchio metà del territorio, è mancata proprio la trasparenza e la capacità di governare una crisi che rischia di aggravarsi nell’immediato futuro. Prova ne sia l’assenza di notizie ufficiali in relazione al monitoraggio degli investimenti, ovvero rispetto ai finanziamenti PNRR dedicati all’idrico, che non fa ben sperare nella possibilità di investimenti futuri.
Quello che serve, dunque, è una riforma complessiva del sistema. Una razionalizzazione di tutti i processi, un indirizzo politico rispetto al rapporto con lo Stato e le Regioni e una gestione migliore del servizio idrico integrato, che ponga fine alle diatribe istituzionali, nell’unico interesse di assicurare acqua a tutti i 136 comuni della Regione, alle aziende, all’agricoltura.
Soprattutto, una maggiore informazione al Consiglio Regionale per meglio indirizzare le azioni volte al risparmio, gestione e tutela della risorsa idrica e dei servizi ad essa correlati.
In tal senso è orientata la proposta di legge volta alla costituzione di una “Commissione per il monitoraggio, controllo e indirizzo delle politiche regionali in materia di tutela e gestione della risorsa idrica”, che in un tempo stabilito, attraverso la possibilità di accedere a tutte le informazioni necessarie, audire i soggetti istituzionali interessati, avvalersi della consulenza di esperti qualificati, possa riportare ordine nella gestione ordinaria, capacità di dialogo costruttivo con le Regioni e il Governo centrale e promuovere una seria azione di programmazione futura delle risorse e delle azioni necessarie per assicurare acqua a tutti i molisani, proteggendoci da ogni tentativo di captazione esterna decisa non in Molise, ma altrove, senza tener prima conto delle nostre esigenze minime.
L’auspicio, al di là delle legittime differenze, è che questa proposta di legge venga accolta con favore dall’intero Consiglio, a dimostrazione che la tutela dei diritti fondamentali deve prevalere su ogni divisione politica.”