Ha provato a spegnere il principio di incendio con l’estintore, poi però le fiamme hanno avvolto il pullman, riducendolo ad uno scheletro di lamiera.
L’autista del mezzo della Sati aveva appena terminato l’ultima corsa, quando dopo aver parcheggiato si è accorto del principio d’incendio. I Vigili del fuoco arrivati da Campobasso e quelli del distaccamento di Termoli, giunti al campo sportivo di Castelmauro hanno spento il fuoco, ma il pullman ormai era distrutto.
Sull’episodio indagano i carabinieri della stazione di Castelmauro, ma a tenere alta l’attenzione è arrivata la reazione dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Cisal e Ugl.
Per fortuna, hanno sottolineato, il pullman delle autolinee Sati Spa ha preso fuoco a fine turno, senza passeggeri evitando così guai peggiori. Ma il fatto resta in tutta la sua gravità, hanno aggiunto le sigle sindacali, perchè è già il secondo mezzo che prende fuoco, dopo quello di San Felice del Molise, il quinto grave incidente, dicono in soli cinque mesi.
Nervo scoperto negli ultimi mesi, anche per via delle fermate a rischio sulle strade a scorrimento veloce, il trasporto pubblico rimane un settore tutto da migliorare.
Mentre la politica e le istituzioni tacciono e fingono di non vedere, dicono i sindacati, continua la pressione sugli autisti che vengono sospesi e puniti per il solo fatto di rispettare la legge e le norme di sicurezza.
Chi invece dovrebbe garantire un servizio pubblico sicuro e dignitoso, chi dovrebbe vigilare sulla manutenzione e sulla sicurezza dei mezzi, continua a restare immobile.
Le segreterie di Faisa Cisal, Filt Cgil AbruzzoMolise, Fit Cisl e Ugl Autoferro chiedono: “risposte immediate e interventi concreti dalle istituzioni. Perchè la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori deve essere una priorità, non un optional”.