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giovedì, Febbraio 20, 2025

Violenza di genere ricordando Elisa Claps: incontro all’Unimol tra studenti e il fratello della ragazza uccisa nel 1993

EvidenzaViolenza di genere ricordando Elisa Claps: incontro all'Unimol tra studenti e il fratello della ragazza uccisa nel 1993

Era il 1993 quando Elisa Claps, studentessa sedicenne potentina sparì nel nulla. I sospetti si concentrarono da subito su Danilo Restivo, all’epoca 21enne, l’ultimo ad averla vista. Ma per arrivare alla verità, ci sono voluti anni. Anni di angoscia per la famiglia, per la mamma Filomena che non si è mai arresa e non ha mai fatto calare l’attenzione sul caso, fino al ritrovamento del corpo della figlia, nel 2010, nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza e alla sentenza per Restivo come colpevole di omicidio, grazie alle indagini successive.

A ricostruire l’incredibile vicenda di cronaca, che pone ancora oggi diversi interrogativi a causa di depistaggi, omertà e ombre investigative, è il fratello di Elisa, Gildo, nell’aula magna dell’università del Molise, invitato dalle consulte studentesche provinciali di Campobasso e Isernia. Un incontro- dal titolo “Claps contro la violenza di genere, la sfida della memoria” voluto dai ragazzi per riflettere sul fenomeno e sui casi di cronaca recenti e meno recenti.

Credo che l’Italia abbia un grande bisogno di recuperare il suo passato- ha detto Gildo Claps- Ma questi incontri non devono solo parlare di violenza, ma offrire anche messaggi di speranza e ottimismo. C’è un estremo bisogno di riflessione, anche perché in Italia si dimentica troppo facilmente. Ma in questi due anni in cui sto toccando varie città mi sono reso conto che questa nazione è anche fatta di gente bellissima”.

Più di 300 ragazzi arrivati da tutte le scuole della regione hanno seguito il racconto del dottor Claps. “Elisa voleva diventare medico, ma al servizio degli ultimi e emarginati. E siamo sicuri di aver trovato il modo migliore per ricordarla costruendo un ambulatorio medico a Goma, nella Repubblica democratica del Congo. Ne sarebbe sicuramente felice”, ha raccontato Gildo Claps.

Invitare i ragazzi a riflettere sui femminicidi e sulla violenza in generale resta una missione fondamentale della scuola, ha ribadito la direttrice scolastica regionale, Maria Chimisso: “Non ne parleremo mai abbastanza. Questi concetti vanno ripetuti senza sosta”.

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