Davanti al sostituto procuratore del tribunale di Larino, hanno risposto alle domande degli investigatori. I due corrieri arrestati la scorsa settimana dalla polizia stradale di Vasto e trovati con oltre 11 chili di cocaina hanno scelto di collaborare con gli inquirenti e dopo l’interrogatorio di garanzia, sono potuti tornare agli arresti domiciliari. Nelle loro abitazioni, in provincia di Foggia.
Dalle dichiarazioni messe a verbale, le indagini, condotte dalla squadra mobile di Campobasso, potrebbero a questo punto subire una accelerazione. Gli agenti diretti da Marco Graziano stanno tentando da mesi di ricostruire la mappa dello spaccio le cui trame di intrecciano a filo doppio, tra San Severo, il Basso Molise con propaggini fino a Campobasso e la provincia di Chieti con il litorale Adriatico. Quello effettuato a pochi chilometri da Termoli, lungo la A 14, è tra i maggiori mai effettuati in Molise.
Intercettazioni ambientali, i filmati dello spaccio e ora lo squarcio che potrebbe arrivare dalle dichiarazioni dei due corrieri, aprono un orizzonte che la Mobile di Campobasso attendeva.
L’inchiesta è coordinata dalla procura della repubblica del capoluogo e condotta dalla Polizia di via Tiberio che collabora con il commissariato di Via Cina a Termoli. Sulla rete dello spaccio, tuttavia, emergono ancora pochissimi dettagli. Ma il quantitativo di droga sequestrato, oltre un milione e mezzo di euro di controvalore, spiega il volume delle indagini, che a breve potrebbero riservare altri clamorosi sviluppi.