Più di un’esplosione, il quartiere si è svegliato di soprassalto. Erano le 4 circa stanotte. Ancora di mira l’Unicredit, due giorni fa a Larino, all’alba di oggi a Santa Croce di Magliano. I balordi potrebbero essere gli stessi. L’auto vista fuggire sarebbe sempre l’ormai nota Audi scura. La banda ha agito in modo certosino almeno nelle modalità: utilizzata la classica tecnica della marmotta. Sistemato l’esplosivo nello sportello bancomat saltato così in aria. Tutt’intorno il muro è rimasto intatto, diversi però i danni anche nella stanzetta interna. Resti e detriti sono però finiti in strada, anche fino al marciapiede di fronte all’istituto di credito.
Sul posto i vigili del fuoco, i carabinieri della Compagnia di Larino, c’era anche il comandante Christian Petruzzella, i Ris e gli artificieri della polizia di Stato. Effettuati i rilievi, utili saranno anche le immagini del sistema di videosorveglianza sia della banca che della zona.
Anomala la scelta di agire di martedì, di solito le bande sui bancomat agiscono nel fine settimane: da quantificare l’eventuale bottino, tecnici e operatori al lavoro.
Il colpo così ravvicinato con quello di Larino fa pensare a una volontà di riscatto dei balordi: dalla città frentana all’alba di sabato sono scappati senza soldi.
