Le dipendenze (vecchie e nuove) e i loro effetti negativi sulla salute fisica e mentale sono state al centro del dibattito che si è tenuto all’interno della Sala Consiliare di San Giovanni in Galdo.
Il convegno, promosso dal Comune con la collaborazione della “Società operaia San Giovanni Battista” e dell’Associazione culturale “Amici del Morrutto”, ha visto al tavolo dei relatori esperti e rappresentanti delle istituzioni: lo psichiatra Sergio Tartaglione, la psicologa Angelica Romanelli, Padre Lino Iacobucci della Comunità Terapeutica “La Valle” di Toro, il Vicequestore Marco Graziani e il Parroco don Mariano Gioia.
Sulla dipendenza da stupefacenti ha parlato Padre Lino Iacobucci che, da oltre 30 anni, la combatte all’interno della sua Comunità di Recupero. Secondo il religioso, è sempre importantissimo parlare di dipendenze: serve a combattere la disinformazione e a dissuadere chi si avvicina con superficialità a queste sostanze. Inoltre, Padre Lino mette in guardia dall’uso del Fentanyl: la nuova pericolosissima droga considerata 100 volte più potente della morfina e 50 volte più dell’eroina. Un veleno che ha distrutto la vita di molti ragazzi negli USA e a cui il Presidente Trump ha dichiarato guerra.
Negli ultimi anni, però, si sono aggiunte anche nuove dipendenze, più subdole rispetto a quelle da alcool o droghe perché più difficili da individuare. Per il prof. Sergio Tartaglione, le più comuni riguardano la tecnologia, un esempio sono le dipendenze da telefonini o videogiochi, lo shopping compulsivo e il gioco d’azzardo. In questi casi è possibile rivolgersi con fiducia al proprio medico curante per essere indirizzati dallo specialista più adatto al proprio caso.
