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venerdì, Marzo 14, 2025

“Pucundria”, l’ultimo libro di Maria Rosaria Selo: la recensione di Marilena Ferrante

Evidenza“Pucundria”, l’ultimo libro di Maria Rosaria Selo: la recensione di Marilena Ferrante

Cos’è la “pucundria”? Un po’ ce lo spiega, attraverso le sue pagine, Maria Rosaria Selo, che pone questo sentimento al centro del suo racconto, come anima che vaga nei luoghi e nei personaggi , nelle distanze emotive e nella concettualizzazione del desiderio di vivere, di farsi avvolgere dalla carezza del sentimento, orientare le ansie, i disturbi invadenti della vita umana e lo stesso fluire del cammino dei suoi personaggi.
Come tanti incontri , anche quello tra Teresa ed Anna, l’una agente di custodia, presso il carcere femminile di Pozzuoli e l’altra detenuta per essersi difesa dalla violenza del suo compagno, diventano il motivo di raccontare una storia in cui, come tela su cui disegnare, si imprimono i tasselli di un vissuto crudo alimentato da fatti tragici .

Un legame , quello tra Teresa ed Anna, che ha come cornice la difficoltà e la caparbietà di ritornare ad osservare, ad indagare i drammi esistenziali che hanno condizionato la loro vita.
Un filo sottile lega le due donne e con esse il destino delle tante donne costrette a vivere una vita scomoda che le trascina a commettere reati.
Sullo sfondo Pozzuoli che diventa l’anima stessa dei personaggi con la sua irrequietezza e la sua perfetta bellezza.

L’autrice riesce attraverso una scrittura incisiva, a tratti poetica , a riempire la complessa descrizione delle vicende , degli stati d’animo e a cogliere la grandezza nelle piccole e grandi cose che si affastellano nell’animo umano.

Temi sociali , come la violenza sulle donne, la lotta contro gli stereotipi, la complessità del rapporto genitoriale , scavano solchi di emozione e tormento nel lettore che appaga la curiosità solo continuando a leggere e leggere ancora.

Il lutto è l’amore che non sa più dove andare , è una perdita che non vuole parole, non accetta consigli”.

Ma da questo lutto nascerà la speranza attraverso la forza del sentimento dell’amore , della ritrovata capacità di comunicare e dalla sempre presente “amicizia” che insieme all’amore rappresentano sempre il motore della vita.

L’autrice
Maria Rosaria Selo (Napoli, 1961) è scrittrice e sceneggiatrice di cortometraggi e documentari. Per Rizzoli ha pubblicato L’albero di mandarini (2021), ora disponibile in BUR, vincitore del Premio Minerva XVI edizione, candidato al Premio Strega 2022 e finalista al Premio Cremano Donna 2023. Dal 1985 al 1995 ha collaborato con il prof. Atanasio Mozzillo per i volumi “I viaggiatori a Napoli del ‘700”, opera di ricerca dedicata a quelle figure dell’età moderna che in gioventù vissero l’esperienza di fare il rinomato “Grand Tour”, un viaggio nelle più belle città europee tra le quali era inclusa anche Napoli.

Marilena Ferrante
Nasce a Isernia, dove vive tuttora. Docente di Lettere presso la Scuola secondaria di primo grado “San Giovanni Bosco”, giornalista pubblicista e scrittrice.
Ha pubblicato quattro raccolte poetiche: “Quel che avrei potuto dirti” (2015), “Un passo dal cuore” (2016), entrambe per Volturnia Edizioni, “Gli occhi del silenzio“ (Bertoni Editore, 2021) e “Nuda memoria” (SetArt Edizioni, 2024). Ha scritto anche il romanzo “La neve di marzo” per L’Erudita di Giulio Perrone (2021).
Molti suoi scritti sono presenti in antologie letterarie quali “Vite che tremano” (Volturnia edizioni , 2016), “Cartoline dalla terra che forse esiste” (L’Erudita, 2018) e altre ancora.

 

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