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giovedì, Marzo 6, 2025

Recovery Plan, Castel del Giudice protagonista a Roma

Castel del GiudiceRecovery Plan, Castel del Giudice protagonista a Roma

elfare e comunità per attrarre nuovi abitanti, comunità energetica territoriale, start up e sostegno alle nuove imprese, creazione di lavoro con innovazione, sperimentazione di modelli di rigenerazione replicabili in altre aree interne: questi alcuni dei temi portati il 4 marzo 2025 a Roma dal sindaco Lino Gentile, con una delegazione dell’Ufficio di Rigenerazione di Castel del Giudice, all’evento “Recovery Plan UE nella cultura. La rigenerazione dei borghi italiani”, organizzato dall’Associazione Civita nell’ambito del monitoraggio delle attività finanziate dai Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza.

Recovery Plan Castel del Giudice

Il progetto Castel del Giudice Centro di (Ri)generazione dell’Appennino è stato infatti scelto come rappresentante dei 21 progetti pilota finanziati in tutte le regioni italiane attraverso la Linea A del Bando Borghi del Ministero della Cultura a dimostrazione della capacità strategica delle aree interne del Paese di fornire nuova linfa vitale per la rigenerazione e la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale. Una strategia di sviluppo, quella di Castel del Giudice, che proviene da una ventennale esperienza pregressa in materia di innovazione e sperimentazione di nuove forme di imprenditorialità ai fini della sostenibilità e dell’inclusione.

L’incontro, moderato da Simonetta Giordani, Segretario Generale Associazione Civita, ha visto la partecipazione di illustri relatori tra cui Gianni Letta, Presidente Associazione Civita, Valentina Gemignani, Capo di Gabinetto del Ministero della Cultura, Tommaso Foti, Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, Gaetano Manfredi, Presidente ANCI, Bernardo Mattarella, Amministratore Delegato Invitalia, Angelantonio Orlando, Direttore Generale Unità di missione per l’attuazione del PNRR – Ministero della Cultura, Valerio Valla, CEO Studio Valla, Antonio Liberati, Sindaco del Comune di Otricoli (TR), Mario Amura, Napex Srl.

Tra i relatori anche il sindaco di Castel del Giudice, Lino Gentile: «Combattere il depauperamento del territorio e lo spopolamento creando lavoro e nuovi servizi è l’obiettivo della nostra strategia – ha spiegato nel corso del suo intervento il primo cittadino -. Abbandonare la forma di vittimismo rinunciatario puntando alla sfida della valorizzazione e della trasformazione dei punti di debolezza delle aree interne in elementi di forza ci ha permesso di cambiare il verso degli eventi. Abbiamo creato nuove forme di lavoro puntando sui giovani e sul capitale affettivo-relazionale, investito sul territorio con la rigenerazione dei terreni e la riconversione dell’antico borgo, trasformato edifici abbandonati in strutture socio assistenziali e sanitarie. Oggi la nuova linfa rappresentata dall’assegnazione dei fondi del Bando Borghi PNRR – Linea A per il Progetto Castel del Giudice Centro di (Ri)generazione dell’Appennino, costituito da un team guidato dall’ing. Rosita Levrieri, destinati a progetti di rigenerazione culturale e sociale, ci consente di intraprendere ulteriori passi avanti verso nuove forme di welfare, di sviluppo sostenibile e di attrattività sia turistica che territoriale. Si pensi alla costituzione della CER – Comunità Energetica Rinnovabile, alla creazione dell’Ufficio dei Ritorni per agevolare i rientri del capitale umano residente all’estero ma legato al territorio di origine, al coinvolgimento attivo della comunità anche attraverso forme societarie partecipative, a Progetto Appennino, insieme alla Fondazione Garrone, per creare forme di imprenditorialità giovanile e rafforzare le reti d’impresa esistenti. Occorre guardare al futuro con determinazione realizzando azioni di contaminazione che consentano la replicabilità delle nostre esperienze anche al di fuori del del borgo, a vantaggio di tutti quei comuni più fragili delle aree interne che ne hanno bisogno».

L’evento è stato anche occasione per la presentazione della nuova edizione del Quaderno dell’Associazione Civita che offre un’analisi comparata dello stato di avanzamento dei PNRR di Italia, Francia, Spagna, Portogallo. Nell’ambito degli investimenti destinati al settore culturale l’Italia si posiziona al primo posto in termini di risorse finanziarie allocate al settore culturale e turistico, con una quota pari al 3,5% del budget complessivo, pari a 6,6 miliardi di euro. Seguono la Francia con il 3,1% del budget totale, la Spagna con l’1,19% e il Portogallo con l’1,45%. «Con la cultura si possono fare tantissime cose – ha commentato il ministro per gli affari europei, il Pnrr e le politiche di coesione, Tommaso Foti – smontando il luogo comune che con la cultura non si possa realizzare prodotto interno lordo».

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