Contratti aggiuntivi con le strutture sanitarie già accreditate con la Regione e con le altre accreditate, ma senza contratto. Attività aggiuntive per i medici d’ambulatorio, anche per quelli in pensione, ‘Percorsi di tutela’ per dare ai cittadini possibilità alternative di accesso alle prestazioni specialistiche, nomina del Responsabile unico dell’assistenza sanitaria.
Sono alcune delle azioni messe in campo in Molise con l’obiettivo di abbattere i tempi delle liste di attesa. I ‘Percorsi di tutela’ sono stati attivati dall’Azienda sanitaria regionale che ha recepito i contenuti di un Decreto della Struttura commissariale.
Possono accedervi i cittadini residenti in Molise e gli utenti a carico del Servizio sanitario regionale provvisti di impegnative ‘Prima visita specialistica’ o ‘Prima prestazione diagnostica’ per le quali l’Azienda non riesca a garantire il tempo massimo previsto dalla classe di priorità indicata dal medico che prescrive l’esame.
In tali circostanze le procedure prevedono in automatico l’applicazione dei cosiddetti percorsi di tutela. Se non fosse comunque possibile, nonostante tali automatismi, garantire il rispetto dei tempi massimi di attesa, verrà consentito al paziente di ricorrere a prestazione in regime privato con costi che, in entrambi i casi, saranno rimborsati dall’Azienda, al netto del ticket, quando previsto.
Il Responsabile unico dell’assistenza sanitaria dovrà occuparsi dell’attuazione delle ‘Misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie’. A questa figura sono attribuite funzioni e obiettivi tematici e temporali in termini di efficacia ed efficienza dell’assistenza sanitaria e quelli contenuti nel Piano regionale sulle liste di attesa, da adottare con validità annuale.
Al Molise sono stati assegnati un milione e 100mila euro, per il 95 per cento con fondi statali e il rimanente a carico della Regione