Sono due gli obiettivi in ambito sanitario che vengono definiti nel recente decreto commissariale, il n. 48 del 7 marzo scorso. Il Commissario Marco Bonamico e il sub Commissario, Ulisse Di Giacomo, hanno autorizzato l’azienda sanitaria regionale a spendere circa 22 milioni e 350 mila euro in ambito riabilitativo e sociosanitario con la finalità da un lato di fissare il tetto massimo di prestazioni acquistabili dai soggetti privati accreditati e, dall’altro, di ridurre sullo stesso versante la mobilità passiva interregionale.
Nello specifico: 16 milioni e 350mila euro saranno la somma messa a disposizione per i soggetti privati operanti negli ambiti dell’assistenza riabilitativa, delle prestazioni residenziali extra ospedaliere, ambulatoriali, domiciliari e semi residenziali; mentre è di 6 milioni la somma messa a disposizione dell’Asrem per potenziare la rete assistenziale territoriale e il recupero della mobilità passiva interregionale.
E’ questo il dato più interessante delle disposizioni firmate da Bonamico e Di Giacomo, poiché va nella direzione di una recupero del flusso di denaro che dal Molise prende altre direzioni. Va ricordato che, complessivamente, il dato sulla mobilità passiva regionale è di circa 80 milioni all’anno. Tanto vale la somma spesa per pazienti molisani che decidono di andarsi a curare fuori regione. Una scelta non sempre volontaria ma talvolta obbligatoria. Bene però recuperare laddove è possibile, come nel caso delle strutture socio sanitarie private presenti in regione la cui capacità ricettiva non è sfruttata appieno.
Adesso toccherà all’Azienda Sanitaria regionale non solo sottoscrivere i contratti con i privati accreditati ma anche mettere in campo tute quelle azioni necessarie a dirottare verso l’interno quei pazienti che invece finiscono altrove. Un obiettivo, quello assegnato al Direttore Generale dell’Asrem, Giovanni Di Santo, a beneficio dei pazienti e delle casse regionali.