Nei prossimi 5 anni in Molise andrà in pensione il 35 per cento dei medici attualmente in servizio e il 28 per cento degli infermieri. Per il Sistema sanitario regionale pubblico, da tempo alle prese con la carenza di organici, il prossimo futuro si annuncia dunque con nuove incertezze. Uno studio condotto a livello nazionale dal servizio Stato sociale, Politiche fiscali e previdenziali della Uil, su dati del ministero della Salute, ha calcolato la situazione dei pensionamenti di medici e infermieri tra il 2026 e il 2030.
La stima per il Molise indica che, a fronte dei 424 camici bianchi attualmente in servizio, 148 andranno in pensione nei prossimi cinque anni. Sul fronte degli infermieri invece questi i numeri: in attività oggi sono 1.376 e di questi 385 lasceranno l’attività lavorativa nei prossimi 5 anni.
“Per rendere attrattive le professioni sanitarie e irrobustire il Servizio sanitario nazionale – ha sottolineato il segretario confederale Santo Biondo – c’è molto da fare. Occorre migliorare l’organizzazione del lavoro, definire chiari percorsi di crescita professionale, adeguare gli stipendi degli operatori sanitari alla media europea, incentivare economicamente e fiscalmente i professionisti che lavorano in sedi disagiate, favorire il benessere lavorativo attraverso il potenziamento del welfare aziendale e garantire la sicurezza e salute del personale sanitario. E da questa prospettiva purtroppo – ha concluso il sindacalista – le scelte del governo rappresentano un’occasione persa per il raggiungimento di questo obiettivo di valenza sistematica”.
