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martedì, Marzo 18, 2025

Campobasso: atti persecutori nei confronti della figlia, braccialetto elettronico per il padre

AttualitàCampobasso: atti persecutori nei confronti della figlia, braccialetto elettronico per il padre

“Nel corso di questi primi mesi dell’anno sono già stati trattati più di 25 codici rossi dalla sezione specializzata della Squadra Mobile di Campobasso”. Sono dati diffusi dal Procuratore capo a Palazzo di Giustizia nel capoluogo, Nicola D’Angelo. Sono perlopiù casi che riguardano maltrattamenti da parte di mariti o ex compagni nei confronti delle donne con le quali convivono o da cui sono separati. Coinvolti, spesso, anche i figli, vittime di maltrattamenti o testimoni.
A Campobasso, gli agenti della Mobile, qualche giorno fa, hanno dato esecuzione a un’ordinanza del Gip del Tribunale nei confronti di un uomo di 50 anni, residente in un comune dell’hinterland, per l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla figlia. E’ Accusato atti persecutori e dovrà anche portare il braccialetto elettronico di controllo.
Secondo gli inquirenti l’indagato nel corso degli anni, avrebbe vessato, appunto, la figlia con continue telefonate, messaggi e pedinamenti, ma anche con insulti e scenate in pubblico. “Un’escalation di episodi che ha assunto toni sempre più drammatici – si evince dalle indagini della Sezione Reati contro la Persona della Squadra mobile – anche a causa dell’abuso di alcool da parte dell’uomo”.
Di qui la richiesta di misura cautelare da parte della Procura.
“La vicenda – ha detto il Procuratore D’Angelo – rappresenta una tipologia di delitto sempre più frequente, il cui puntuale contrasto è doveroso e necessario anche per prevenire che tali condotte sfocino in reati più gravi”.

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