Il Campobasso ha ripreso a lavorare con la doppia seduta di ieri, tutti in campo anche in giornata con il Carpi di Serpini nel mirino. La notizia è che Chiarello tornerà nei ranghi da sabato dopo una lussazione alla spalla sofferta contro la Ternana il sedici febbraio scorso. Anche Pellitteri va verso un pieno recupero dopo l’infortunio. Ennesima partita in cui la squadra rossoblu è chiamata a riscattarsi, evenienza accaduta spesso quest’anno. Il tutto a seguito di una prova scialba in cui la Lucchese di Gorgone ha messo piu’ grinta dei rossoblu. Il tutto senza un apparente e plausibile motivazione.
La presidenza Rizzetta è rimasta altrettanto interdetta rispetto al quattordicesimo ko stagionale: “A volte non so se tutti siano consapevoli della responsabilità che abbiamo verso questo popolo”, asserisce il presidente. “Vediamo in questo rush finale chi ne è consapevole”. Una specie di avvertimento emanato dalla presidenza e che è destinato a toccare un po’ tutti nell’ambiente, dal ds, al tecnico, fino ai giocatori. Vedremo se riuscirà ad essere da pungolo a partire da sabato prossimo contro gli emiliani del Carpi.
Il ds Mignemi ha rilasciato una dichiarazione a mezzo stampa in cui parla della proprietà americana definendola giovane e che sposa le sue idee. Aggiunge che in alcune realtà spesso ci si deve reinventare specie quando non c’è grossa disponibilità economica. Il ds, nell’intervista conclude che bisogna salvarsi e poi programmare. A corollario di queste dichiarazioni di Mignemi, in alcuni punti anche discutibili, affermiamo che una sana programmazione dovrebbe scattare fin da ora quando un direttore generale dovrebbe nominare già un direttore sportivo che a sua volta dovrebbe individuare un allenatore. Inoltre, il direttore sportivo e, allo stesso modo, l’allenatore del Campobasso farebbero bene a lavorare per portare rapidamente a termine l’obiettivo salvezza nell’ottica di una fiducia, sì accordata, e che è tutta da riguadagnare sul campo con i fatti.
Da verificare se Prosperi vorrà attuare cambi alla formazione. Tre sconfitte nelle ultime quattro uscite con equilibri che andrebbero un po’ ritrovati, a confermarlo anche i numeri: tre gol fatti e sette subiti, con due uscite senza realizzare, a Sestri Levante e Lucca. Una rete sola siglata da un attaccante, Lombari contro l’Ascoli.
Questo il quadro in estrema sintesi di una squadra che sabato potrebbe chiudere virtualmente il discorso salvezza in caso di vittoria, ma che, causa mancanza di leadership, lucidità e cattiveria agonistica nei momenti chiave, davvero è capace di dare vita a qualsiasi tipo di scenario.