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domenica, Marzo 23, 2025

Giovedì inaugura al Liceo Classico Pagano di Campobasso la mostra sulla Prima guerra mondiale del CSV Molise

Senza categoriaGiovedì inaugura al Liceo Classico Pagano di Campobasso la mostra sulla Prima guerra mondiale del CSV Molise

Tutto pronto per un grande evento culturale che avrà il compito di raccontare un pezzo di storia importante dell’Europa, facendola scoprire ai giovani in modo accattivante e stimolando emozioni e riflessioni grazie a immagini e racconti di vita vera.
Da giovedì 27 marzo a domenica 6 aprile nella Caserma ‘Generale Pepe’, in via Verdone 1 a Campobasso, sarà visitabile gratuitamente la mostra dal titolo ‘1914: Qualcosa di nuovo sul fronte occidentale’, organizzata dal CSV Molise in collaborazione con l’Ufficio Affari Territoriali e presidiari Molise del Comando Esercito Abruzzo Molise e con il Liceo Classico Statale M. Pagano di Campobasso. L’evento ha ottenuto il patrocinio dell’Università degli Studi del Molise, dell’Ufficio Scolastico Regionale del Molise e del Comune di Campobasso.

EVENTO DI APERTURA
Giovedì alle 10:30 è in programma il convegno inaugurale all’Auditorium del liceo Pagano di via Scardocchia, a Campobasso.
Dopo i saluti istituzionali del presidente del CSV Molise Gian Franco Massaro, del Capo Ufficio ATP Tenente Colonnello Nicola Piscicelli, della sindaca di Campobasso Marialuisa Forte, della dirigente dell’USR Molise Maria Chimisso e del dirigente scolastico del liceo Classico Antonello Venditti, si darà il via ai lavori, moderati dalla docente Unimol Fulvia Ciliberto. Interverranno il professore dell’Ateneo molisano Giovanni Cerchia, lo storico Antonio Salvatore e il curatore della mostra Antonio Besana.
L’esoisizione è composta da pannelli illustrativi con documenti, lettere e immagini e da materiale originale della Prima guerra mondiale proveniente dal Museo Internazionale delle Guerre Mondiali (M.I.G.M.) di Rocchetta a Volturno, cimeli che aggiungono all’evento un ulteriore contenuto storico.
L’obiettivo è avvicinare le nuove generazioni al volontariato, facendo in modo che conoscano e approfondiscano temi storici che ritornano tremendamente attuali con i numerosi conflitti in corso in questa epoca.
Le ragazze e i ragazzi del Liceo Classico del capoluogo, formati dal curatore Antonio Besana e dalla docente Dora Iafanti, vestiranno i panni delle guide e condurranno i visitatori lungo un percorso ad alto impatto emozionale.

GIORNI E ORARI
La mostra, con ingresso gratuito, sarà visitabile dal 27 marzo al 6 aprile 2025 nella Caserma ‘Generale Pepe’ (ex Distretto Militare) del Comando Militare Esercito Abruzzo Molise, in via Verdone 1, dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 16:00.
Nei giorni prefestivi e festivi è necessaria la prenotazione.
Per informazioni e prenotazioni di visite guidate telefonare al numero: 392-8749655. Oppure scrivere a: infoeventicb@gmail.com.

LA MOSTRA
Partendo da un fatto storico avvenuto durante la Prima guerra mondiale, l’esposizione vuole approfondire le motivazioni profonde per cui alcuni soldati dei due schieramenti si resero protagonisti di un momento unico nella storia recente.
L’inizio è il 25 dicembre 1914, Belgio, il luogo il settore settentrionale del fronte occidentale, trincee delle Fiandre, sud di Ypres. Quello fu il primo Natale della Prima guerra mondiale. Nelle trincee contrapposte si affrontavano tedeschi da una parte e francesi e inglesi dall’altra ed erano passati cinque mesi dall’inizio della guerra. Da combattimenti e una logorante guerra di posizione e molti speravano ancora che il conflitto potesse finire in pochi mesi. Nella notte di Natale del 1914 avvenne qualcosa di impensabile: una tregua. Non fu ordinata per un accordo tra comandi dei due schieramenti ma spontanea, dichiarata dai soldati francesi, inglesi e tedeschi. La notte di Natale qualcuno nelle trincee si mise a intonare i canti della tradizione natalizia, e i soldati scoprirono che, pur con parole diverse, conoscevano le melodie. Le luci delle candele furono poste sui bordi delle trincee. Qualcun altro propose di smettere di parare. La proposta fu accettata, e i soldati sui due fronti uscirono allo scoperto e si incontrarono nella “terra di nessuno”. Si parlarono, si strinsero la mano, si abbracciarono, fu celebrata una messa. La mattina di Natale seppellirono i caduti delle due parti e ci fu una funzione funebre. I soldati fumarono e cantarono insieme, talvolta si scambiarono auguri e doni, capi di vestiario e bottoni delle divise, cibo, tabacco, fotografie degli amici e delle famiglie e ricordi del tempo di pace. Questi episodi vennero riportati nelle lettere che i soldati mandarono ai familiari con qualche foto ricordo. «In un istante uomini con concezioni, idee e propositi stanno insieme se sanno ricercare l’essenziale», spiega il curatore della mostra.
Il focus è quindi sul rischio della perdita di umanità e sugli orrori della guerra che ancora non avevano fatto presa negli animi dei soldati. La memoria del Natale aveva un significato: nelle trincee delle Fiandre le radici cristiane dell’Europa erano un patrimonio comune, un’esperienza viva negli schieramenti contrapposti.

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