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mercoledì, Marzo 26, 2025

Babies, il libro postumo del campobassano Luigi Pavone

CronacaBabies, il libro postumo del campobassano Luigi Pavone

Luigi Pavone era nato nel 1985 alla vigilia della storica partita Campobasso-Juventus e ha deciso di andarsene in un giorno di aprile di sei anni fa, nel 2019. Fino a poche ore prima di quel gesto estremo aveva lavorato al suo libro, un romanzo che racconta la sua vita a Campobasso tra passioni, musica, scuola, amici, sesso, famiglia e i suoi problemi di salute: disturbi dell’umore che lo facevano vivere in un continuo saliscendi. Babies, così si intitola il libro, è uscito in libreria da pochi giorni – edito da Sem – ed è subito diventato un caso letterario. E’ stata la famiglia – il papà, la mamma e il fratello di Luigi – grazie anche all’interessamento di una amica del ragazzo, Cristiana, a decidere che era arrivato il momento di concretizzare il desiderio di Luigi, quello di fare lo scrittore. Babies sarà presentato per la prima volta giovedì prossimo, 27 marzo, alle 18, al palazzo ex Gil di Campobasso, da Valentina Farinaccio, scrittrice anch’essa molisana che è autrice della postfazione del romanzo. “Quello di Luigi, al contrario di quello che si può pensare ad un primo impatto – sottolinea il fratello di Luigi Pavone, Gregory, che da due anni è diventato sacerdote -, è un libro pieno di vita perché racconta tutto quello che è passato nel cuore di mio fratello e quindi il suo grande desiderio di una vita pienamente vissuta. C’è tutto lui in questo libro”. E aggiunge: “Lui non era una persona comune, era un fuoriclasse, perché la sua visione della vita e del mondo non era quella alla quale noi un po’ tutti siamo abituati. Non aveva nessun limite nel raccontare il suo mondo”. Infine il tema del suicidio: “C’è molta paura quando si toccano questi argomenti, perché sono argomenti che un po’ ci questionano e allora è bene non rimuovere, non negare certe cose che ci fanno paura, bisogna invece parlarne”.

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