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mercoledì, Marzo 26, 2025

Consiglio regionale, Salvatore: “Fermate autorizzate ma non a norma, nessuna risposta convincente dalla Regione, riporterò questione in Commissione”

AttualitàConsiglio regionale, Salvatore: "Fermate autorizzate ma non a norma, nessuna risposta convincente dalla Regione, riporterò questione in Commissione"

“Non sono giunti i chiarimenti che ci aspettavamo e che erano dovuti sulle fermate autorizzate dalla Regione, ma non conformi al Codice della Strada, che si trovano sulla Bifernina. Nessun cenno di risposta sulla questione del sovraffollamento, in alcuni orari, dei mezzi che trasportano da e verso Termoli tanti pendolari, di cui molti dipendenti dello stabilimento Stellantis. Nessuna risposta neppure rispetto alla condizione degli autisti del TPL molisano che rischiano multe o provvedimenti disciplinari ogni volta che fanno scendere o salire i pendolari nelle fermate incriminate. Siamo insoddisfatti, e non potevamo che dichiararci tali, perché la nostra interpellanza puntava a conoscere, a fronte degli impegni presi dalla maggioranza, se è stato garantito – o se lo sarà a breve – il ripristino di tutte le fermate previste nel Pea e anche sapere cosa è stato fatto, e cosa si farà, nel breve e nel lungo periodo, per tutelare i diritti dei conducenti e degli utenti”. E’ il commento di Alessandra Salvatore, prima firmataria di una interpellanza presentata assieme ai colleghi Vittorino Facciolla e Micaela Fanelli a cui ha risposto questa mattina, 25 marzo, in Consiglio regionale, il sottosegretario Vincenzo Niro.

“Chiederò ulteriori approfondimenti in Commissione Trasporti – ha continuato Salvatore – per riportare tutte queste problematiche all’attenzione dei vertici regionali: come consiglieri regionali abbiamo il dovere di cercare risposte per chi ogni mattina non ha neppure la sicurezza di sapere se potrà salire (o scendere) sul pullman che lo porta al lavoro. Tanti sono i lavoratori che da Campobasso e dai Comuni limitrofi devono recarsi a Termoli e, l’ho ricordato oggi in aula, il vettore viene pagato anche in base alle fermate autorizzate nel Pea. L’incertezza che regna è inaccettabile ed oggi ci saremmo aspettati impegni ben precisi, al di là delle buone intenzioni di rimettere in sicurezza queste fermate. Di pendolari che dovranno recarsi nella zona industriale di Termoli ce ne saranno anche stanotte e il non sapere se l’autista si fermerà oppure no rende inutilmente complicata la loro vita”.

Intanto, mentre la consigliera Salvatore si dichiarava insoddisfatta per l’assenza di risposte in aula, le segreterie regionali della Faisa Cisal, Filt Cgil e Ugl Autoferro inviavano una lettera al Presidente della Giunta regionale, rimarcando che la crisi del settore non è esclusivamente di natura economica, ma tecnica e gestionale perché le risorse vengono disperse a causa di inefficienze e mancanza di controlli.

“In particolare sulle fermate di servizio – ha detto ancora Alessandra Salbvatore –  è stato ribadito che le aziende non possono obbligare gli autisti a violare il Codice della Strada perché – questo lo hanno spiegato bene i sindacati – anche se la Regione è responsabile dell’individuazione delle fermate, il vettore non è tenuto a rispettare il contratto di servizio se questo è in contrasto con la legge, tantomeno può obbligare un terzo (il conducente) a commettere violazioni. Vogliamo che i diritti dei conducenti di autobus siano salvaguardati, anche su questo erano stati presi impegni e oggi non è chiaro per niente se gli autisti sono garantiti o se continuano a piovergli addosso provvedimenti disciplinari e multe”.

Anche le organizzazioni sindacali aspettano risposte che dalla Regione non arrivano.

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