Campobasso tra le 22 città che potrebbero essere scelte come sede dell’edizione 2025 di Jazz’Inn, il laboratorio di Open Innovation, ossia Innovazione Aperta, promosso dalla Fondazione Ampioraggio, per promuovere la collaborazione tra organizzazioni al fine di generare nuove idee, sviluppare soluzioni innovative e portare valore aggiunto al mercato. L’iniziativa, sostenuta da Palazzo san Giorgio, è un modo per trasformare borghi e aree interne in capitali d’innovazione, trasformando la lentezza in un fattore di accelerazione e sviluppo, attraverso work shop, eventi, serate jazz, gastronomia, tavoli di lavoro.
La prima fase di valutazione delle candidature dei territori che si sono proposti per accogliere l’iniziativa si è concluso e ora tocca ai cittadini: ognuno può votare- fino al 30 marzo- per la propria città, sulla pagina Facebook di Ampioraggio. Campobasso è in gara con luoghi e regioni più popolate e più grandi, per cui- questo l’invito dell’amministrazione di Palazzo San Giorgio- si chiede ai cittadini di fare la loro parte e votare la propria città. Perché Jazz’Inn sarà l’occasione per ogni territorio di mobilitare il proprio ecosistema e dimostrare la propria capacità di attivare reti e connessioni intorno all’evento. Al termine di questa fase, la combinazione tra il voto della commissione e quello dei partecipanti determinerà le 3 città finaliste, che dovranno presentare le proprie proposte in un’audizione online il 4 aprile davanti ad una commissione giudicatrice. La graduatoria finale darà 3 punti al territorio più votato e fino a 0,5 a quello meno votato. La scelta definitiva, dopo un sopralluogo di verifica sul territorio prescelto, verrà annunciata il 15 aprile a Salerno e sarà la sede, tra il 29 settembre e il 3 ottobre di Jazz’Inn. L’iniziativa di Fondazione Ampioraggio, sperimentata nel 2017 in occasione del Jazz Festival Sotto le Stelle di Pietrelcina, crea un contesto di contaminazione tra jazz e innovazione, sperimentando un modello di rete lenta, tra innovatori e mercato, pubblico e privato.
