La sospensione della VIA relativa al progetto Pizzone 2 è stata legittima, “in quanto il Ministero è titolare del procedimento e non vincolato ai limiti previsti per le integrazioni richieste dalla commissione tecnica”. È quanto si legge nella sentenza del TAR del Lazio sul ricorso presentato da WWF Molise e Associazione Terra Sancti Vincentii, insieme al comune molisano di Rocchetta a Volturno, sul piano di ampliamento della centrale dell’ENEL.
Il Tribunale Amministrativo ha esaminato il ricorso contro il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ed Enel Produzione S.p.A. ritenendo legittimi i provvedimenti adottati , tra cui la sospensione del procedimento di valutazione di impatto ambientale relativo al piano di ampliamento della centrale idroelettrica: un impianto di generazione e pompaggio che coinvolge gli invasi di Castel San Vincenzo e di Pizzone e su cui soffia il vento della protesta.
I ricorrenti lamentavano violazioni di legge in merito alla competenza, ai termini di sospensione e alla par condicio. Il tribunale ha respinto nel merito le censure principali, ritenendo legittima la sospensione disposta dal MASE, in quanto titolare del procedimento e non vincolato ai limiti previsti per le integrazioni richieste dalla commissione tecnica.
Alcune doglianze relative a presunte irregolarità successive/ sono state dichiarate inammissibili in quanto non oggetto di impugnazione rituale. Di conseguenza, il ricorso è stato in parte rigettato e in parte dichiarato inammissibile, con condanna dei ricorrenti al pagamento delle spese legali. La consigliera regionale del PD Alessandra Salvatore intanto annuncia che la questione tornerà il prossimo consiglio regionale: l’intento è quello di arrivare ad un no politico unamine sul progetto Pizzone 2.