E’ il tema portante del Settenario alla Madonna Addolorata, la beata di Gerico senza spine e vergine sposa. Il canto che tutti i campobassani conoscono come Zuchetazù, rappresentazione sacra che fa da preludio alla settimana Santa.
La soprano Annamaria De Palma, superba nella sua interpretazione, ha dato un’impronta nuova al canto scritto da De Nigris
Il contrappunto tra gli archi e i fiati, filo conduttore del Settenario ha dato origine alla semplificazione popolare dello Zuchetazù, una sorta di botta e i risposta musicale che ritma tutte le parti.
Colonna portante del concerto, Nello Toti tenore senza età dalla classe cristallina, sia nella parte da solista che in quella del duetto con il baritono Rosario Presutti, voce pastosa e calda che migliora di anno in anno
Diretta dal maestro Antonio Colasurdo l’orchestra di una ventina di elementi del conservatorio Perosi, conferisce robustezza all’esecuzione sostenuta dai cinquanta elementi tra soprani, contralti, tenori e bassi che compongono il coro.
Un coro che, come da tradizione, esegue l’Inno all’Addolorata, conferendo al canto un colore lirico difficile da cogliere in processione.
Chiesa gremita ogni sera. Ne restano due, con la serata conclusiva venerdì.