8.6 C
Campobasso
domenica, Aprile 27, 2025

Con il bacio del Crocifisso, all’ingresso della Cattedrale dei santi Nazario, Celso e Vittore, il vescovo Camillo Cibotti ha preso possesso della diocesi di Trivento: anche gli eventi di questa chiesa non vanno solo visti ma contemplati, tutto è frutto della provvidenza

TriventoCon il bacio del Crocifisso, all'ingresso della Cattedrale dei santi Nazario, Celso e Vittore, il vescovo Camillo Cibotti ha preso possesso della diocesi di Trivento: anche gli eventi di...

Le autorità civili, religiose, politiche e istituzionali, il clero tutto, le associazioni ecclesiali e tanti cittadini e fedeli, hanno dato il benvenuto a monsignor Cibotti, in qualità di successore di San Casto, primo vescovo dell’antica diocesi trignina.
È stato il sindaco di Trivento, Luigi Pavone, a nome delle 40 amministrazioni comunali facenti parte della diocesi, a salutare il nuovo vescovo,
“Il 24 febbraio, il Santo Padre le ha affidato la nostra diocesi, ricadente in una vasta area interna, con i suoi noti problemi. Lei sarà al nostro fianco, cammineremo insieme, per le nuove sfide – ha detto Pavone – per noi è una opportunità la sua elezione, essendo lei guida di un vasto popolo della nostra regione”. Il sindaco Pavone ha voluto ringraziare il vescovo uscente, Claudio Palumbo, per il suo costante lavoro e per il suo esempio di fede e di cultura.


A seguire, il Presidente della Giunta regionale, Francesco Roberti, ha portato i saluti dell’intera comunità regionale, “viene già da undici anni di servizio nella diocesi di Isernia- Venafro e oggi la sua nomina della Diocesi di Trivento è un dono, è segno di una guida prossima ai cittadini e salda nella fede”. Roberti, nel dare il cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco, ha ricordato la sua visita in Molise nel 2014 e lo ha ringraziato per i tre vescovi nominati per la terra molisana. Poi ha augurato al nuovo Papa, di prossima elezione, di continuare nel solco di pace e solidarietà verso gli ultimi. Roberti, infine, ha ringraziato Claudio Palumbo per il suo mandato terminato e fatto gli auguri per la nuova guida della diocesi di Termoli-Larino. Rivolgendosi a monsignor Cibotti, il Presidente della Regione ha esortato di procedere insieme verso la coesione sociale e la costruzione del bene Comune
A completare gli interventi, prima dell’inizio della Cerimonia solenne, è stato il vescovo Claudio Palumbo. Nel passaggio simbolico del Pastorale, ha fatto presente a Cibotti di vivere “nel mistero della Pasqua: i segni del Papa tornato alla casa del Padre e quelli delle nostre nomine vescovili. Tu mi hai accompagnato qui a Trivento – ha aggiunto Palumbo – oggi io te la consegno. Troverai un Cattedrale abbellita e rinvigorita.


Un presbiterio collaborativo e propositivo, sempre dedito al servizio di Dio. E soprattutto troverai
un popolo dal quale ti sentirai confortato. I santi martiri ti facciano da corona, di gaudio e di gloria”.
Infine, il cancelliere vescovile, Erminio Gallo, ha dato lettura della bolla papale: in virtù del mandato dato dall’apostolo Pietro, ti nominiamo vescovo di Trivento con tutti i diritti e i doveri, In Persona Episcopi per la diocesi di Isernia -Venafro e Trivento”. Confermate tutte le cariche vigenti della Curia Trignina. Molto attesa la prima omelia di Cibotti, segnata da una profonda riflessione sul “ritorno del Cristo risorto tra i suoi apostoli”.
Il vescovo Cibotti, facendo un parallelo con la Lettura che trova protagonista san Tommaso, prima incredulo e poi credente con la frase “Mio Signore e mio Dio”, ha esortato i fedeli presenti a non limitarsi solo a vedere (mettere il dito nei chiodi e nel fianco) ma contemplare con il cuore, così da cogliere il senso profondo delle Parole, dell’amore di Dio, “la Provvidenza mi ha voluto quale 84esimo vescovo di questa diocesi di Trivento – ha detto Cibotti – e insieme contempleremo i segni che lui ci vorrà donare”.
Nel ricordare il Papa appena scomparso, Cibotti ha concluso ricordando che “l’amatissimo Papa Francesco ci fa vivere questo momento di dolore ma anche di grande consolazione”. Il vicario generale della curia trignina, don Mario Fangio, ha chiuso la cerimonia religiosa ricordando che la diocesi di Trivento è e rimane una piccola realtà ma molto ricca di fede e sotto molti aspetti peculiare, “che merita di essere salvaguardata nella sua interezza”.

Presente alla solenne cerimonia il Presbiterio di Chieti- Vasto, Campobasso- Bojano, il Monastero di Casalbordino nella persona del Priore, i vescovi dell’ Aquila, di Sulmona -Valva, l’Arcivescovo di Campobasso- Bojano. La cerimonia religiosa è stata animata dal Coro della Cattedrale di Trivento.

 

Ultime Notizie