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domenica, Aprile 27, 2025

Il messaggio di benvenuto del sindaco di Trivento Pavone al nuovo vescovo Cibotti: pronti a tracciare una strada condivisa

TriventoIl messaggio di benvenuto del sindaco di Trivento Pavone al nuovo vescovo Cibotti: pronti a tracciare una strada condivisa

Il messaggio di benvenuto del sindaco di Trivento Pavone al nuovo vescovo Cibotti: pronti a tracciare una strada condivisa. “Eccellenza Reverendissima è con grande gioia e con rinnovata speranza che le do il benvenuto, a nome della comunità di Trivento, che mi fregio di rappresentare in questo momento storico, e di tutte le altre 39 comunità della nostra “antiqua et insignis” Diocesi, come la definì Papa Sisto IV.
Nel darle il benvenuto, mi preme rivolgere un pensiero e ringraziare Mons. Claudio Palumbo per i suoi quasi otto anni di mandato episcopale presso la Diocesi di Trivento. A Mons. Palumbo vanno i nostri migliori auguri per il suo nuovo mandato presso la Diocesi di Termoli – Larino. Con lui, la Diocesi di Trivento si congeda da una persona di grande fede e di profonda cultura.
Eccellenza Reverendissima, Mons. Cibotti, il 24 Febbraio scorso il nostro amato sommo Pontefice, che ci ha lasciati pochi giorni or sono, Le ha affidato la guida della nostra amata Diocesi, la Cattedra di San Casto. Come sa, questa è stata una notizia che la comunità diocesana attendeva con trepidazione, ma non senza timore, speranzosa di avere presto il suo nuovo pastore, scongiurando altre, nefaste, ipotesi di smantellamento o di ridimensionamento. Tutta quella trepidazione, tutto quel timore sono la manifestazione dell’amore e dell’attaccamento che la comunità diocesana ripone verso la Diocesi di Trivento, riconoscendo in questa Istituzione una guida e una presenza forte, non solo dal punto di vista spirituale, ma anche da un punto di vista sociale. Il territorio diocesano è una grande area interna, caratterizzata da molti problemi: lo spopolamento, dovuto in parte al calo delle natalità ma in parte anche, ahinoi, alla mancanza di opportunità professionali e lavorative per i nostri giovani, la carenza di servizi fondamentali, come la sanità, i trasporti, e, devo dire, anche da un fenomeno sempre più diffuso di disagio sociale, per cui tanto si adopera anche la nostra Caritas Diocesana, anche se, purtroppo, tanto c’è da fare.
Mi hanno molto colpito alcuni suoi passaggi del messaggio che ha voluto mandare all’intera comunità diocesana all’indomani della Sua nomina a Vescovo della Diocesi di Trivento. Lei ha detto che desidera vivere il Suo ministero episcopale non semplicemente in mezzo a noi, ma insieme a noi.
Inoltre, ci ha detto che è e sarà al nostro fianco, non come chi intende aprire una strada, ma come chi desidera tracciarla insieme a noi.
Bene, Sua Eccellenza Reverendissima, anche noi amministratori e tutte le nostre comunità cammineremo insieme a Lei, per tracciare una strada condivisa, perché solo così possiamo affrontare, con maggiore forza ed efficacia, le sfide che il nostro territorio ci pone davanti quotidianamente.
Certamente, non Le spetta un compito semplice, unendo Lei, in persona Episcopi, la nostra Diocesi e quella di Isernia – Venafro, e ricoprendo anche l’importante ruolo di Presidente della Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana. Ma siamo certi che, come Lei ci ha detto nel Suo messaggio di benvenuto, la decisione della Santa Sede di unire, in persona Episcopi, le diocesi di Trivento e di Isernia – Venafro non rappresenta una sfida, ma una opportunità: quella di vivere il “procedere insieme” nel cammino sinodale, e che esse sapranno testimoniare che è possibile conservare identità e radici culturali e religiose, pur aprendole alle novità e alla condivisione, al confronto e alla comunione. Come sa, è stata una decisione che non è stata accolta con entusiasmo da tutta la comunità diocesana, ma siamo certi che con la sua saggezza e con il suo operato saprà fugare subito ogni dubbio sulla possibilità che questa scelta possa “indebolire” l’Istituzione Diocesana triventina, a cui siamo tutti molto legati e nella quale tutti noi abbiamo riposto sempre e riponiamo una grande speranza.
Ci dispiace dover celebrare il Suo inizio di vescovato in questo clima di tristezza che ha coinvolto tutta la comunità mondiale per la perdita del nostro amato ed indimenticabile Papa Francesco e non poterla accogliere “tra ali di folla festanti”, come ha detto nel suo messaggio del 24 Febbraio, ricordando quando accompagnò nell’ingresso in questa sede episcopale il suo predecessore, Mons. Palumbo. Sicuramente, La accogliamo con grande amore, con grande fede e grande speranza e ringraziamo la Santa Sede per averci donato il nostro nuovo pastore.
Benvenuta Sua Eccellenza Reverendissima e buon lavoro”.

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