Riceviamo e pubblichiamo la nota della Cgil a firma Sabrina Del Pozzo, Segretaria confederale Cgil Molise e Antonio Amantini, Segretario generale FP Cgil Molise
La CGIL del Molise e la Funzione Pubblica CGIL Molise esprimono sincero apprezzamento per l’iniziativa promossa dalla Camera Penale di Campobasso, in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Campobasso, il Movimento Forense e l’associazione Nessuno tocchi Caino alla quale conferenza stampa presso il Palazzo di Giustizia abbiamo voluto, come Funzione Pubblica CGIL, essere presenti per ascoltare ciò che è emerso in seguito alla visita alla Casa Circondariale di via Cavour. Non si può e non si deve rimanere indifferenti perché parliamo di diritti ed un diritto negato anche soltanto ad una persona è un diritto che diventa più debole per tutti e tutte. Sovraffollamento, condizioni e spazi non adeguati, presenza di persone con gravi problemi psichici e di tossicodipendenza con una presa in carico non assolutamente adeguata. Viene evidenziato, come del resto anche come sindacato da tempo sottolineiamo, una grave carenza di organico, 8 unità per 170 detenuti di giorno che scendono anche ad un numero minore di notte, gli operatori pubblici presenti all’interno sono pochi e altrettanto pochi quelli specializzati: psicologi, psichiatri, mediatori culturali e linguistici. Mancano figure, servizi, reali percorsi di reinserimento e condizioni del personale e dei detenuti non accettabili. Con l’ultimo decreto sicurezza si aggiungono nuovi reati e inasprimento di pene come se la sicurezza delle persone fosse proporzionale a quante più persone rinchiudiamo nelle istituzioni totali, dietro delle celle. Quanto emerso e descritto per quanto ci riguarda non fa altro che creare insicurezza e inciviltà per la società tutta sia dentro le strutture che una volta fuori con conseguenze drammatiche sulle vite dei lavoratori e delle lavoratrici così come sui detenuti e detenute che ricordiamo e che, piaccia o no, restano persone. Chiediamo maggiori tutele, meno indifferenza e misure alternative. In Molise non abbiamo il Garante dei detenuti ci uniamo all’appello di porre rimedio anche a questa mancanza in tempi brevi. La Funzione Pubblica così come la CGIL Molise resta al fianco della difesa dei diritti e non ha alcuna intenzione di restare indifferente anche quando i diritti vengono soffocati da alte recinzioni.