Sardo, 76 anni. Nei giorni successivi alla morte di Papa Francesco e a quelli che precedono il conclave, il nome di Giovanni Angelo Becciu è tornato sulla bocca di tutti. Oggi il porporato ha fatto sapere che non entrerà nella Sistina per eleggere il nuovo Pontefice. Il suo passo indietro ha origine dal rapporto che Becciu aveva intessuto con l’intermediatore molisano Gianluigi Torzi. Il broker molisano aveva trattato per la Segreteria di Stato del Vaticano, insieme ad un altro faccendiere, Raffaele Mincione, la compravendita degli ex magazzini Harrods. Un elegante palazzo al 60 di Sloane Avenue per il quale le casse dello Stato Pontificio avrebbero subito un crac da quasi 200 milioni di sterline.
Un giro di azioni e scatole vuote dietro le quali i magistrati della Santa Sede e poi la procura italiana avevano intravisto una colossale truffa.
Per quella compravendita, Becciu è stato condannato insieme ad un’altra decina di imputati, così come i due intermediari Torzi e Mincione. Una sentenza di primo grado, nella quale i giudici hanno anche previsto l’interdizione dai pubblici uffici, costata a Becciu anche la presenza nella Cappella Sistina. Le pressioni e le polemiche di questi giorni e, pare, uno scritto lasciato da Papa Francesco, hanno prodotto il passo indietro e la rinuncia del cardinale.