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domenica, Dicembre 22, 2024

Bankitalia: “Economia molisana a due velocità, timidi segnali di ripresa”

AperturaBankitalia: "Economia molisana a due velocità, timidi segnali di ripresa"

bankitaliaUn Molise a due velocità, questa la sintesi del rapporto sul primo semestre dell’economia regionale, presentato da Dealma Fronzi, direttore regionale di Bankitalia, alla prefettura di Isernia. Nel rapporto, viene messo in luce un 5% complessivo di crescita, legato al metalmeccanico, al chimico, all’alimentare e alla produzione automobilistica. Tutte industrie per la gran parte collocate in provincia di Campobasso. Il tessile e il suo indotto, che erano la forza della provincia di Isernia sostanzialmente non esistono più e da ciò ne consegue la ripresa a due velocità dell’economia molisana. Così come evidenziato dal rapporto stilato dalla Banca d’Italia sullo stato dell’economia molisana, “nei primi mesi del 2016, il quadro congiunturale dell’economia molisana è leggermente migliorato. Al lieve progresso dei consumi delle famiglie e al buon andamento delle esportazioni si è contrapposta la debolezza dell’accumulazione di capitale delle imprese, ancora frenata da un clima di diffusa incertezza. Nell’industria l’attività produttiva ha beneficiato dell’andamento positivo delle grandi imprese. È proseguito, in particolare, l’aumento delle vendite all’estero: anche al netto delle componenti più volatili, la dinamica è stata migliore di prefetturaquella del Mezzogiorno e dell’Italia. Nel settore edile emergono primi segnali di recupero ma la svolta ciclica deve ancora consolidarsi; il volume degli scambi immobiliari ristagna su valori storicamente contenuti. L’occupazione è cresciuta in tutti i settori, interessando soprattutto il lavoro dipendente e la componente maschile. In presenza di un’elevata partecipazione al mercato del lavoro, sono ulteriormente diminuite le persone in cerca di occupazione, determinando un calo del tasso di disoccupazione. Il ricorso agli ammortizzatori sociali ha continuato a ridursi a un ritmo sostenuto. Nel giugno scorso, il credito bancario alla clientela residente in regione è tornato a crescere, seppur lievemente. L’incremento ha interessato soltanto i prestiti alle famiglie, sostenuti sia dai mutui per l’acquisto dell’abitazione sia dal credito al consumo; i prestiti alle imprese sono invece ancora diminuiti, risentendo del calo per quelle di minori dimensioni. Il costo del credito bancario si è ancora ridotto, collocandosi su livelli storicamente bassi. Il miglioramento del quadro congiunturale si è riflesso sulla qualità del credito al settore produttivo, dove il flusso di nuovi prestiti in sofferenza in rapporto al totale dei prestiti è ulteriormente diminuito”.

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