Si aprono nuovi spiragli per gli ex cantonieri della Provincia di Isernia. I neo consiglieri Salvatore Azzolini e Gianni Fantozzi – così come avevano promesso a margine della prima seduta dell’assise di via Berta – hanno infatti notificato una richiesta ufficiale di incontro urgente con il presidente Lorenzo Coia, per capire – carte alla mano – le motivazioni che hanno spinto il vertice dell’ente a mandare a casa 35 lavoratori. La novità è stata annunciata da Emilio Izzo, portavoce del comitato Osvaldo Pallotta. I due consiglieri, in sostanza, chiedono un accesso gli atti, per poi discuterne possibilmente durante una seduta monotematica del consiglio provinciale. “Cosa emergerà da questa iniziativa è presto per dirlo – ha commentato Izzo -; sono certo però che conoscendo l’ardore politico di Fantozzi e le conoscenze tecniche di Azzolini, gli scenari potrebbero cambiare clamorosamente. La lotta non va in soffitta, siamo certi che un senso di giustizia sociale prevarrà. Frattura – ha concluso il portavoce del comitato dei cantonieri – potrà pure controllare il presidente ombra, Coia, ma certamente non riuscirà a tagliare le ali ai due neo consiglieri provinciali”. Per le associazioni, i sindacati e i partiti che sostengono i cantonieri, questa battaglia è importante non solo perché 35 famiglie sono rimaste in mezzo alla strada, ma anche perché con il mancato rinnovo dei contratti – hanno scritto in una nota indirizzata alle autorità competenti – è stato interrotto un servizio pubblico a gestione diretta che per anni aveva garantito professionalità e sicurezza per la viabilità e l’emergenza neve, con risparmio di costi rispetto alla minor qualità e quantità di servizio che si verifica con la privatizzazione”.