La battaglia del comitato Termoli No Tunnel contro la realizzazione dell’opera che cambierà il volto della città non si ferma. Nemmeno la bocciatura dei quesiti referendari da parte di un’apposita commissione ha fermato i componenti del comitato, visto che si sono rimessi a lavoro su nuovi quesiti, hanno raccolto le firme necessarie e ora le hanno nuovamente depositate in Comune. I quesiti sono stati riformulati e girano tutti in torno alla famosa delibera 291 del 5 novembre del 2015. Il primo chiede all’elettore se vuole revocare la Delibera nella parte che prevede la realizzazione del Progetto per la Mobilità Sostenibile Urbana. Il secondo quesito chiede se si vuole revocare la delibera nella parte che prevede il cambiamento di destinazione d’uso del costone di piazza Sant’Antonio, attualmente indicato come verde pubblico e sottoposto a vincolo paesaggistico. Il terzo quesito se si voglia revocare, sempre la delibera in questione, nella parte che introduce il ricorso alla finanza privata di progetto. Il comitato ha voluto poi ripercorrere le tappe che hanno portato all’approvazione del progetto, sostenendo che si è partiti da una «colossale bugia del sindaco che ha sostenuto che i fondi regionali (i famosi cinque milioni) fossero vincolati alla realizzazione di opere di nuova viabilità, mentre così non è mai stato. Si è proseguito con la forzatura del bando pubblico per reperire i componenti della commissione referendaria che ha bloccato tutto per otto mesi. Nel frattempo anche le tremila firme di cittadini in una petizione pubblica per bloccare l’iter dei lavori e consentire la consultazione popolare sono state totalmente ignorate. Nonostante tutto quella che il comitato definisce ‘una battaglia democratica’ va avanti.
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