Durante la rissa è spuntato fuori di tutto: spranghe, bastoni, pezzi di impalcatura, persino una pala e un piccone presi in un cantiere nelle vicinanze della struttura d’accoglienza di via Giovanni XXIII. Solo il pronto intervento dei Carabinieri, della Volante e della Digos ha evitato il peggio. La violentissima lite tra afghani e nigeriani è stata causata da questioni legate alla spartizione delle piazze dello spaccio di stupefacenti. A creare i primi dissapori una recente denuncia di un migrante per possesso di hashish. Ieri mattina la resa dei conti. Nella rissa tra le due fazioni sono state coinvolte una trentina di persone, alcune delle quali provenienti dai centri d’accoglienza di Monteroduni e San Pietro Avellana. Tre nigeriani e due afghani – di età compresa tra i 19 e i 45 anni – sono stati arrestati. Dovranno rispondere in concorso di rissa aggravata, resistenza e lesioni ai danni di un carabiniere intervenuto per sedare la rissa. Sono stati identificati grazie anche a foto scattate e filmati registrati durante la rissa (vedi immagini in basso). “Un episodio gravissimo”, ha detto il procuratore capo Paolo Albano durante una conferenza stampa convocata in Questura. Le indagini proseguono per identificare le altre persone coinvolte rissa e per fare piena luce sullo spaccio di cocaina, eroina e hashish da parte dei migranti, soprattutto alla stazione, nel centro d’accoglienza a ridosso dell’auditorium e a San Lazzaro. Al tempo stesso – ha aggiunto il questore Ruggiero Borzacchiello – la polizia provvederà a informare la commissione territoriale di Campobasso che dovrà pronunciarsi sulle richieste di asilo politico da parte dei migranti finiti in manette. Attualmente gli stranieri coinvolti nella rissa hanno un permesso di soggiorno provvisorio.