Prime reazioni a catena a Termoli dopo la presentazione delle liste. Il sindaco Antonio Di Brino si trova a dover fare i conti con due candidature che stridono con la sua attuale maggioranza. Quella del consigliere comunale dell’Udeur e presidente della seconda commissione Nicola Camaioni, candidato con lo stesso partito e che in questa tornata appoggia Paolo Frattura. E quella dell’assessore al Bilancio Ennio De Felice, anche lui nella coalizione del centrosinistra con la lista ‘Rialzati Molise’. De Felice, per la verità ha già tolto l’amministrazione dall’imbarazzo politico e oggi si è dimesso definendo il suo gesto “un atto di coerenza e di rispetto verso il sindaco considerando che non ero costretto a lasciare la giunta” ha affermato. L’ormai ex assessore ha motivato la sua candidatura alle regionali con la volontà di fare qualcosa di nuovo per la Regione. “Il centrodestra non ha saputo ascoltare quello che veniva dal basso per questo – ha continuato – ho deciso di candidarmi con il centrosinistra, perché vedo in Paolo Frattura una persona fresca e decisa”. Intanto il sindaco ha commentato così la decisione di De Felice: “E’ un atto che fa chiarezza. Io sono convinto che i trasformismi sono la tomba della politica ed è giusto rispondere al proprio elettorato”.
“>Ma al sindaco resta da risolvere il problema Udeur, perché a rischio potrebbe esserci anche il posto in giunta per l’assessore ai lavori pubblici Vincenzo Sabella e poi c’è anche il consigliere Giuseppe Ragni. In maggioranza ci sono già diversi mal di pancia per la decisione dell’Udeur di appoggiare Frattura: “L’Udeur deve decidere cosa fare qui in Comune – ha commentato il sindaco – Intanto Camaioni non può più considerarsi della maggioranza, mentre Sabella e Ragni potrebbero lasciare il partito e restare in amministrazione, ma questa è una valutazione che faranno loro”.
