La CGIL Molise scende in piazza in favore della Sanità pubblica di qualità e ricomincia dai cittadini con un volantinaggio all’ingresso dell’Ospedale Cardarelli di Campobasso, simoblo della devastante opera di riforma del sistema sanitario messa in campo dal governatore e commissario ad acta Paolo di Laura Frattura. Trafitto come un San Sebastiano dalle frecce avvelenate della politica reazionaria del centrosinistra al governo della regione, l’ospedale Cardarelli è un monumento allo scempio operato attraverso il Piano Operativo, un boccone all’acido muriatico imposto dal Tavolo Tecnico Nazionale con la complicità del presidente della Regione Molise e del Governo Gentiloni, che lo ha adottato con legge in palese spregio della Costituzione e dell’autonomia regionale. A farne le spese sono i cittadini, vittime di ritardi e disagi che ne mettono a rischio la salute e la vita. “Le tasse aumentano e i servizi diminuisco. Per chi è malato, il Molise fa paura”. Questo il giudizio impietoso.
Proprio per rispondere alla domanda di sanità pubblica la CGIL ha varato un’operazione tesa a coinvolgere i cittadini per fermare la deriva in corso e spingere la politica ad invertire la tendenza di un sistema orientato verso i privati. L’appuntamento con le elezioni regionali si fa sempre più vicino e il tema Sanità sarà quello più acceso della prossima campagna elettorale. Se l’esito delle elezioni è incerto, altrettanto non può dirsi per il responsabile di uno sfascio evidente a tutti, tranne alla sinistra al cashmire, ostriche e caviale, che governa la Regione. Il giallo è già risolto e il nome, purtroppo, è noto a tutti.