L’isernino Angelo Patriarca, in qualità di presidente del Comitato del Santissimo Salvatore per i disabili, torna a chiedere attenzione per far capire alle istituzioni che ci sono persone disabili che non ce la fanno più a vivere con una pensione da soli 280 euro al mese. «Per la prima volta in data 11 febbraio 1980 – dice Patriarca – fu approvata la pensione per gli invalidi civili non deambulanti, senza l’aiuto permanente di uno o più accompagnatori. Dopo tale data, a tutt’oggi, detta pensione non è stata mai rivalutata, nè messa in discussione da nessuna componente politica. “Salti chi può” tanto dei disabili, che prendono nove euro al giorno per curarsi, vivere e pagare le tasse, non importa niente a nessuno, perché la classe politica da 37 anni non è riuscita nemmeno a rivedere la pensione di chi soffre e muore per mancanza di assistenza e altro. Se un disabile è così, non è per colpa sua. Ma la classe politica lo ignora, fa finta di non sapere e lo tratta peggio di tutti. Faccio notare che il governo si è messo a disposizione degli immigrati, mentre approfitta dei disabili e li obbliga a vivere con 38 centesimi all’ora, costringendoli a morire. Per questo mi rivolgo a tutte le famiglie molisane con disabili, da solo non ce la faccio a sostenere tutto questo, è importante il contributo di tutti, solo insieme possiamo far cambiare le cose e per questo elenchiamo le nostre richieste:
1) Lo stato deve dare ai disabili una pensione di 1.2000,00 euro al mese, più 1.200,00 euro a chi li assiste per 24 ore al giorno.
2) La Regione deve dare ogni tipo di assistenza, senza fare la fila e gratis, a domicilio.
3) I comuni devono dare tutti i servizi gratis e, se in precedenza i disabili non hanno potuto pagare, devono condonare anche il passato.
4) Lo Stato deve accettare i documenti dei disabili esentandoli da bolli e tasse.
5) Il Tribunale non deve far perdere tempo alle famiglie, per il rendiconto annuale deve bastare la dichiarazione dei diritti all’ Inps.
6) Nell’acquisto, nelle vendite e nelle successioni dei beni, deve bastare dichiararlo al comune.
7) Ogni ufficio, che deve espletare pratiche che riguardano i disabili, deve sbrigarle a domicilio e senza spese aggiuntive.
Carissimi amici adesso c’è bisogno della vostra presenza, dobbiamo cercare di mobilitarci e occupare la sala del Consiglio Regionale durante una seduta. In data 19 febbraio 2015 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali inviò alla Regione Molise, con il decreto per la non autosufficienza, l’importo di quattro milioni di euro, la “Regione” fece fare le domande per accedere al contributo entro il 28 aprile 2015, dando mandato agli ambiti territoriali comunali e all’Asrem di valutare tutte le domande. Sia gli ambiti e che l’Asrem hanno fatto tutto quanto di loro competenza, ma la “Regione” non ha ancora avuto tempo di assegnare i quattro milioni di euro per le tante domande già accolte. Sono passati 2 anni e 6 mesi. Dobbiamo sapere perché non sono stati consegnati i quattro milioni, se ci sono ancora e se possono essere consegnati a chi ne ha fatto richiesta, perché soffre. Ringrazio tantissimo il Consiglio del Comitato che mi ha eletto Presidente, tutti coloro che fino a oggi hanno aderito alle mie richieste e tutti coloro che vogliono aderire. Se siete d’accordo telefonatemi al n. 334 2722425, vi informerò per telefono, tramite giornali e televisioni per andare tutti insieme in Consiglio Regionale, dandovi data e ora».