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domenica, Dicembre 22, 2024

Tirocini “over 30”, cancellata la provincia di Isernia. Man bassa degli Enti vicini a Frattura

AperturaTirocini "over 30", cancellata la provincia di Isernia. Man bassa degli Enti vicini a Frattura

di Pasquale Bartolomeo e Alessandra Decini (redazione isNews,it)

Campobasso batte Isernia 191 a 0. Finisce così la graduatoria dei tirocini formativi extracurriculari over 30 per i disoccupati non appartenenti al bacino dell’Area di crisi complessa, banditi dalla Regione Molise nel luglio scorso. Un avviso che tante speranze e aspettative aveva alimentato in un territorio in difficoltà profonda come quello della provincia d’Isernia, rimasto ancora una volta, tristemente, a bocca asciutta.

Scorrendo la graduatoria bisogna fare subito una distinzione tra domande presentate (357, arrivate sulla piattaforma informatica della Regione Molise tra le ore 8 del 1° settembre e le ore 11.58 del 4 settembre) e ammesse. Queste ultime, come detto, sono state 191, pervenute nel tempo record di 10 minuti: dalle 8.00 e 3 secondi alle 8.10 e 36 secondi del 1° di settembre. 

Cosa strana, tra quelle presentate presso il Centro dell’Impiego della Provincia d’Isernia ne risulta una sola, tra l’altro nemmeno accolta. Ben altri i numeri in provincia di Campobasso, con quattro enti in particolare che hanno fatto la parte del leone, vedendosi accogliere le domande per qualcosa come 161 tirocini su 191 grazie alla velocità di invio delle pratiche: quasi ogni frazione di secondo, a mo’ di catena di montaggio.

Ma davvero le cose stanno così e nessuno, in provincia d’Isernia, ha tentato di cogliere quest’opportunità? Tutt’altro. Ce ne sono altre 26, finite incredibilmente in un limbo causato da problemi nell’utilizzo del sistema informatico. Vedremo in che modo. Come vedremo anche tutta una serie di stranezze, tali e tante da rasentare la disparità di trattamento tra pubblico e privato. Ma andiamo con ordine.

IL BANDO. Il 25 luglio scorso, sul Bollettino ufficiale della Regione Molise, viene finalmente pubblicato il tanto atteso avviso per i ‘Tirocini extracurriculari di inserimento e reinserimento al lavoro, sostegno all’occupazione over 30’. L’obiettivo del governo regionale è dei più ambiziosi: trasformare il maggior numero di tirocini in un’assunzione. La dotazione complessiva prevista – a valere sulle risorse Por Fesr Molise 2014/2020 Asse 6 Azione 6.1.1 ‘Misure di politica attiva con particolare attenzione ai settori che offrono maggiori prospettive di crescita’ – è pari a 1,6 milioni di euro. Di essi, 800mila euro sono riservati ai lavoratori rientranti nell’Area di crisi complessa, altrettanti per il resto del territorio molisano. La Regione stabilisce il rimborso al datore di lavoro-impresa (cosiddetto ‘soggetto ospitante’) dell’indennità di tirocinio erogata nella misura di 600 euro mensili, per un impegno di 120 ore mensili e per un massimo di 6 mesi (12 per i disabili e i soggetti svantaggiati). Da quel momento, ci sono trenta giorni per presentare le candidature sul sistema telematico della Regione, il ‘Mosem’. Candidature – si badi – che saranno esaminate con la procedura a sportello fino a esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.

 

I TEMPI. Il 31 luglio, sei giorni dopo, l’avviso viene rettificato con determina n. 50 del direttore del I Dipartimento Mariolga Mogavero. Una rettifica pubblicata il giorno dopo anche sul Burm, che cambia la tempistica di presentazione delle domande, ammesse a partire dalle ore 8:00 del 1° settembre 2017. Ma, soprattutto, che stabilisce come i cosiddetti ‘soggetti promotori’ possano effettuare il precaricamento delle domande relative all’avviso sulla piattaforma telematica Mosem già prima dell’inoltro ufficiale, a decorrere dal 1 agosto 2017. Ricapitolando, precaricamento dal 1 agosto; presentazione ufficiale, dal 1 settembre. Termine massimo entro cui è possibile presentare le domande, il 30 novembre 2017.

CHISURA ANTICIPATA. Tre giorni dopo, il 4 settembre – a partire dalle ore 12.30, come risulta dalla determina n. 54 del direttore dell’Agenzia regionale Molise lavoro, Gabriella Guacci – la Regione rende noto che è sospesa la presentazione delle domande per i soggetti non rientranti nel bacino dei lavoratori dell’Area di crisi complessa. Una facoltà che si era riservata già nel bando, all’articolo 13, che prevedeva appunto la sospensione o la chiusura anticipata della procedura a fronte dell’esaurimento delle risorse a disposizione. Neanche a dirlo: in un solo giorno – il 1° settembre – sono pervenute 345 domande, quasi il doppio della capienza finanziaria disponibile. Altre 12 arriveranno nei tre giorni successivi, fino al 4 settembre alle ore 11.58, per un totale di 357. Ma quelle ammesse saranno solo 191: tutte inviate tra le 8.00 e le 8, 10 minuti e 36 secondi del 1° di settembre, grazie alla possibilità di precaricarle da prima.

I SOGGETTI PROMOTORI. Ma chi sono questi ‘soggetti promotori’ abilitati a proporre i tirocini? In Molise, l’elenco – al 21 settembre scorso – risulta composto da 49 enti, di cui 44 in provincia di Campobasso e 5 in quella di Isernia. Per quest’ultima, si tratta di 4 privati e, soprattutto, del Centro per l’Impiego presso l’ente Provincia, in via Berta. Per essi, si legge all’articolo 21 del bando, la remunerazione – riconosciuta in relazione alla profilazione del tirocinante a costo standard – verrà erogata a risultato (tirocinio regolarmente concluso ovvero che abbia raggiunto una durata pari al 70 per cento delle ore previste). In parole povere, per ogni tirocinio concluso, l’ente percepisce una somma compresa tra i 200 e i 500 euro. Eppure, nonostante la buona prospettiva economica, presso il Centro per l’Impiego di Isernia si sono arenate ben 26 domande di soggetti in cerca di un’occupazione, anche solo per sei mesi. Ma perché? Vediamolo insieme.

LE DOMANDE ‘INTROVABILI’. Consultando la graduatoria delle domande ammesse e non ammesse, risulta che dal territorio pentro ne sarebbero state inoltrate solo tre: due ad opera dell’Associazione Chrimar di Venafro, escluse, e una sola – sic – da parte del Centro dell’Impiego, presentata alle ore 14.01 del giorno 1° settembre ed esclusa a sua volta. Ma allora che fine hanno fatto le altre 26 domande depositate al Centro per l’Impiego, che risultano non inserite né tra quelle ammesse, né tra quelle inammissibili o irricevibili e, ancor più, nemmeno nell’elenco di quelle presentate? Cosa è successo? C’è stata parità di condizione tra pubblico e privato nel caricare le domande pervenute dai tirocinanti sull’apposita piattaforma informatica? Meglio ancora, sono state garantite a tutti le stesse condizioni di partecipazione? O chi si è rivolto al privato, per sua fortuna o chissà cosa, è stato in qualche modo agevolato?

PARALISI AL CENTRO PER L’IMPIEGO. La risposta sta in una lettera inviata il 14 settembre ai dirigenti della Regione Molise dal responsabile del servizio Lorenzo Pezzullo, e dalla responsabile del Settore Servizi di Staff, Maria Monaco. Nella quale, in buona sostanza, si chiede di valutare la possibilità di istruire le domande presentate fino alla chiusura anticipata del 4 settembre “secondo l’ordine cronologico di acquisizione al protocollo dell’ente, e non secondo l’ordine di inserimento sul portale, anche al fine di rassicurare i disoccupati, le aziende e l’opinione pubblica che i Centri per l’Impiego sono e restano garanti della parità di trattamento”. Nella missiva viene anche precisato che l’ente si è attivato già il 2 agosto (e poi il 21 e il 29 dello stesso mese) per richiedere chiarimenti in merito all’accreditamento presso la piattaforma Mosem al contact center appositamente istituito. Non solo: sempre dalla lettera, si evince che il 16 agosto, dalla Regione erano state richieste le date, a partire dal 28 dello stesso mese, nelle quali si dava la disponibilità a partecipare alle giornate di formazione relative al portale. Cinque giorni dopo, il Centro per l’Impiego risponde comunicando la piena disponibilità di tutto il personale a partecipare agli incontri formativi. Ma non sarebbe arrivata alcuna convocazione, con i dipendenti che si sono visti costretti a chiedere assistenza alla Molise Dati. Fornita telefonicamente nel pomeriggio del 31 agosto e nella giornata del 1° settembre, consentendo così di poter presentare quel giorno un’unica domanda – esclusa – alle ore 14.01. Le altre 26, invece, stando sempre alla missiva di Pezzullo e Monaco, sono state inserite dopo, a partire dal 4 settembre, ormai fuori tempo massimo. Anche perché il primo del mese era venerdì, e di venerdì pomeriggio, sabato e domenica gli enti pubblici sono chiusi. A differenza dei privati.

 

Diversa, invece, la sorte per le istanze riguardanti il bacino di lavoratori nell’Area di crisi che, essendo ancora aperto il bando nei giorni successivi al 4 settembre, sono state presentate senza particolari problemi dal Centro per l’Impiego: 10 in tutto, 8 delle quali ammesse. Insomma, la difficoltà di caricamento delle 27 domande in tutto sarebbe derivata dalla mancanza di formazione e dalla poca dimestichezza con il sistema informatico Mosem, diverso da quello utilizzato negli anni passati per i tirocini di ‘Garanzia Giovani’, per i quali grazie al Centro per l’Impiego – nel 2016 – pervennero circa 250 domande, molte di più di quelle presentate da Campobasso e Termoli. Del resto, anche il Centro per l’Impiego di Campobasso – che sconta però una concorrenza più agguerrita, con altri 43 soggetti promotori accreditati – ha presentato solo 17 richieste di tirocinio, riuscendo però a vedersene ammesse 6. A quanto pare, il vantaggio rispetto a Isernia sarebbe stato quello di avere l’assistenza di Molise Dati di persona, accelerando così i tempi di invio dei documenti.

Tuttavia gli utenti finali, ovvero gli aspiranti lavoratori, di queste difficoltà dei Centri dell’Impiego non potevano sapere: una volta presentata la domanda, per loro era finita lì. Se fossero stati avvisati dei possibili problemi, forse si sarebbero recati altrove, da qualche privato. E magari oggi potrebbero risultare tra gli ammessi. Oppure, chissà, avrebbero rinunciato persino a partecipare al bando, scoraggiati da un sistema che promette e quasi mai mantiene. Ora, le loro domande giacciono in un limbo dal quale potrebbero essere recuperate nella prossima tranche di tirocini, che a quanto pare potrebbe vedere la luce già nei prossimi giorni per . Ma c’è un problema: gli esclusi dalla prima graduatoria, come detto, sono stati 166, rispetto ai 191 ammessi. Loro, nella graduatoria “dei non ammessi”, figurano già adesso. Mentre nessuno garantisce che le 26 domande inserite ex post, a bando chiuso, possano essere in qualche modo ‘ripescate’ e finanziate nel secondo avviso per i tirocini, che certamente dovrà preoccuparsi di quanti sono rimasti all’asciutto al primo giro di giostra.

IL DOMINIO DEI PRIVATI. Saranno stati certamente abili a precaricare tutte le domande ricevute per tempo, visto che era possibile farlo dal 1° agosto, ma il fatto che siano riusciti a inviarle a raffica nel tempo di 10 minuti è qualcosa che deve far riflettere, comunque. In quattro, come detto, si sono accaparrati la gran parte della ‘torta’: e tra essi figurano anche molti volti noti. Nello specifico, 33 tirocini per la Scuola d’Impresa srl (che vede come amministratore unico il signor Nicola D’Angelo e, tra i soci, anche l’ex consigliere regionale di Molise Civile Stefano Sabatini, già commissario straordinario dell’Istituto autonomo case popolari della provincia di Campobasso ai tempi di Michele Iorio governatore, poi presidente di Molise Acque e attuale vertice della Sea Servizi e Ambiente, società in house del Comune di Campobasso).

Sono invece 23 quelli ammessi grazie alla Ares srl, presieduta dalla signora Paola Pietrangelo, cugina di Tiziana, capo segreteria del governatore Paolo Frattura. Poi tocca alla Sicurform, (43 tirocini), associazione senza scopo di lucro presieduta da Michele Pistilli e che si è avvalsa, negli anni, in qualità di docenti, delle figure professionali di Massimo Pillarella, Direttore del IV Dipartimento del territorio, mobilità e risorse naturali della Regione, già socio della Proter srl insieme a Frattura, che nel 2003 venne incaricata di studiare la fattibilità di una metropolitana leggera in Molise; e di Gilda Antonelli, compagna del presidente della Regione. Infine l’associazione culturale Trend, 62 tirocini, amministrata da Pierluigi Lagioia, che negli anni ha potuto contare sulla collaborazione del professor Biagio Testa, già candidato alle Regionali nel 2001 con il Ccd-Cdu e, nel 2011, con Grande Sud, e ancora di Pillarella nelle vesti di docente.

L’ILLUSIONE DEL LAVORO. È fuor di dubbio che gli enti di formazione coinvolti abbiamo svolto al meglio il proprio lavoro, essendo peraltro delle realtà affermate sul territorio. Come è fuor di dubbio che la presenza, al loro interno, di nomi conosciuti non implica necessariamente l’esistenza di favoritismi. Anzi, tale circostanza potrebbe essere emblematica di un settore in grado di attrarre costantemente professionalità pronte a spendersi per creare opportunità occupazionali. Tuttavia, questa storia offre molteplici spunti di riflessione. Tra questi il rischio – che ci auguriamo possa essere presto smentito – che il sogno di un lavoro, seppur precario, possa trasformarsi in un incubo per coloro i quali in questo bando hanno ravvisato una speranza. Sono tante le persone che vivono ai margini del mercato del lavoro e che non hanno talvolta neanche gli strumenti per rimettersi in gioco, per intercettare le offerte, quali che siano. A queste persone, più che ad altre (anche se di pari dignità) si spera vengano risparmiati l’illusione e la conseguente beffa. Qualsivoglia chiarimento dagli organi preposti, Regione e Provincia, sarà pertanto ben accetto e auspicabile.

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