Varato con successo l’aumento di capitale per Modaimpresa, l’azienda tessile ubicata nella zona industriale di Miranda, che nel giro di poco tempo, un paio di anni, sta scalando le classifiche della redditività e della produttività del settore della moda italiana. Sono infatti entrati in società, con una notevole iniezione di capitale fresco, due operatori economici di primo livello, entrambi di Milano: una società multisettoriale e un gruppo di partecipazioni finanziarie. I nomi restano, per il momento riservati, ma il loro ingresso in azienda ha fatto salire il capitale sociale a cinquecentomila euro. Buone notizie anche per il fatturato che, per il 2017, viaggia verso un milione di euro. Un livello notevole, se si pensa che parliamo di una società-cooperativa nata due anni fa dalle ceneri dell’Ittierre, formata per lo più da ex dirigenti e dipendenti dell’ex colosso tessile di Pettoranello. Caso raro, se non unico, di auto imprenditorialità, che ha fatto scuola in Italia. Infatti Modaimpresa è stata presa a modello da diverse scuole ed università per comprendere come possa nascere qualcosa di positivo da esperienze industriali sfortunate. È il caso di Modaimpresa che vede al suo vertice il giovane Romolo D’Orazio, ex dirigente Ittierre, e, al suo fianco, una ventina e più di ex dipendenti e sarte sempre Ittierre. Una storia di successo, tanto che D’Orazio viene spesso portato ad esempio. Ma tornando alla notizia, l’aumento di capitale, che sarebbe solo il primo, per le ambizioni di Modaimpresa dà all’azienda tessile molisana la forza per affrontare i prossimi step. Al momento, l’azienda ha un marchio ed una linea di proprietà: Le tonerre, un total look curato dallo stilista Toni Ranalli e prodotto direttamente da Modaimpresa. Ma la società lavora anche per conto terzi e si parla di firme come Jhon Richmond e Atos Lombardin. Importanti poi anche i contatti e le collaborazioni con una serie di stilisti emergenti come Matteo Manzini con la sua linea Milano collezioni. E non è finita, infatti, al più presto povrebbero arrivare, grazie all’aumento di capitale, nuovi marchi e anche prestigiosi. Ma qui il riserbo è totale. In conclusione, il territorio isernino deve dire grazie a Romolo D’Orazio e Modaimpresa che stanno mantenendo in vita la fiammella del settore tessile nella zona che, fino a dieci anni fa, era la culla dela moda italiana.