Con l’inaugurazione del Giardino degli olivi patriarchi d’Italia, si aggiunge un nuovo importante tassello al Parco regionale dell’olivo di Venafro: il percorso – una novità assoluta in Italia – oltre ad avere una sua importanza dal punto di vista didattico e – si spera – turistico, si propone soprattutto di conservare il patrimonio genetico delle piante millenarie presenti nelle varie regioni italiane. Il progetto è stato realizzato grazie al gioco di squadra con l’Associazione Patriarchi della Natura, presieduta da Sergio Guidi. Il giardino degli olivi patriarchi d’Italia – diventato realtà grazie anche ai terreni messi a disposizione dal comune e da un privato – è stato inaugurato nell’ambito della manifestazione Venolea 2017. Un segnale chiaro, quello lanciato dal Parco regionale dell’olivo: ha deciso di andare avanti, nonostante sia stato lasciato senza fondi dalla Regione: “La Regione – ha detto il presidente Emilio Pesino – ci sta creando innumerevoli problemi, ma cercheremo di superarli tutti. L’amore per la nostra storia ce lo impone”. Durante la manifestazione è stato presentato anche il libro dal titolo: “Olio d’oliva, oro verde del mediterraneo”. Un volume, quello scritto da Yuko Okuma e Sara Sargenti, che mette ancora una volta in risalto l’importanza del patrimonio olivicolo venafrano. La qualità dell’olio venafrano, “certificata” dagli antichi romani, ancora oggi fa parlare di sé. Anche al di là dei confini nazionali.
Venafro. Parco dell’olivo, inaugurato il Giardino degli olivi patriarchi d’Italia
