Cerimonia del giuramento del nuovo procuratore capo di Isernia. Si tratta di Carlo Fucci, 59 anni, di Airola, in provincia di Benevento, proveniente dalla procura di Santa Maria Capua Vetere. Da oggi è al vertice della procura isernina. Un incarico direttivo di prestigio, giunto al culmine della sua carriera da sostituto nel tribunale campano.
Fucci arriva a Isernia a dare il cambio a Paolo Albano, che gli resterà accanto fino al giorno del suo pensionamento, previsto per fine agosto. In sostanza, un addio prolungato e una procedura concordata per far sì che il nuovo vertice della Procura possa essere messo al corrente, dal suo predecessore, di tutte le inchieste e di tutti processi in corso. Non è roba di poco conto. Per le inchieste più delicate, c’è la famosa indagine definita Appaltopoli, su un centinaio di sindaci e tecnici comunali delle due province del Molise, che dovrà concludere la sua fase istruttoria. Per i processi, giusto per fare un paio di esempi, tra quelli più eclatanti finiti in cronaca nazionale, c’è la pubblica accusa da sostenere nel dibattimento sul famoso omicidio in corsia e quello sulla bancarotta fraudolenta Ittierre, che da dieci anni va avanti, senza concludersi, tra eccezioni e rinvii vari. Tutto lavoro portato egregiamente avanti da Albano e che ora passerà in eredità a Fucci. Non è roba da poco conto. E proprio Albano ha ricordato come Carlo Fucci nei lontani anni ’90 abbia lavorato già con lui, su procedimenti di tutto rilievo, come la Tangentopoli campana, che la procura di Santa Maria Capua Vetere, proprio grazie al lavoro di Fucci, riuscì a ‘strappare’ ai colleghi del pool di Mani Pulite a Milano. Insomma a Isernia è arrivato un procuratore che non farà sconti a nessuno, come ha confermato nelle sue prime dichiarazioni alla stampa, quando, commentando quanto accaduto di recente in Basilicata, ha chiesto collaborazione alle Forze dell’Ordine, ma anche agli amministratori e ai funzionari pubblici e agli stessi cittadini: “la cattiva gestione della Cosa Pubblica si può combattere, ma occorre la collaborazione attiva di tutti. La mia esperienza professionale si è sviluppata per trenta anni presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – ha spiegato Fucci -, dove ho avuto la fortuna professionale di conoscere un po’ tutti i fenomeni criminali. Mi sono interessato anche di reati che riguardano la pubblica amministrazione e l’ambiente”.
Dopo il giuramento di Fucci davanti alla Corte, salutato dall’applauso di un’aula più che gremita, ci sono stati i saluti del presidente dell’ordine degli avvocati di Isernia, Carugno, del presidente della Camera Penale, Lacava, e dello stesso oramai ex procuratore Albano. Infine ha preso la parola Carlo Fucci che, alla fine del suo breve ma significativo intervento, è stato salutato dal sindaco della città, d’Apollonio, che gli ha dato il benvenuto a Isernia.