Si tinge di giallo la vicenda tunnel a Termoli e quella che sino a qualche giorno fa sembrava una luce in fondo al buco si è trasformata nei classici due fari della locomotiva contro i quali il sindaco Sbrocca e la sua amministrazione rischiano di andare a sfracellarsi. Dopo la riunione del Consiglio regionale e l’approvazione di un ordine del giorno che invita l’amministrazione a riaprire i termini della questione attraverso un referendum popolare, la questione è approdata sui banchi della Terza Commissione consiliare per l’esame del carteggio inviato lo scorso 1° agosto dal Comune di Termoli ma finito materialmente nelle mani dei commissari solo qualche giorno fa. E’ proprio in commissione che è scoppiato il giallo relativo al completamento o meno, nei termini di legge, dell’iter di approvazione della variante al Piano regolatore di Termoli. E’ proprio quest’ultima che, al suo interno, contiene il progetto del tunnel e dell’intera riqualificazione urbana del centro cittadino.
Secondo il Comune di Termoli l’iter si sarebbe concluso con l’approvazione della provvedimento attraverso la Commissione dei servizi. In quella sede la Regione si sarebbe già espressa attraverso il suo rappresentante, l’ingegnere Massimo Pillarella, nominato dalla giunta Frattura come responsabile unico del procedimento. Il progetto sarebbe quindi valido ed esecutivo.
Di parere opposto la Regione, secondo la quale il rappresentante a suo tempo nominato da Frattura non avrebbe alcun potere decisorio e non si potrebbe sostituire in alcun modo al Consiglio regionale, titolare esclusivo sulla materia.
Tutta questa vicenda finirà in un relazione che a stretto giro la terza commissione dovrà consegnare proprio al Consiglio regionale. Alla luce della relazione, a chiarire il giallo sarà probabilmente lo stesso Consiglio. Se passasse la tesi della Regione, come probabile, si riapriranno completamente i termini di 90 giorni nel corso del quali il Consiglio ha la possibilità di approvare o bocciare l’ormai tanto contestata variante. Al di là dei tecnicismi, resta il giallo di fondo e quello che al momento, salvo smentite, appare un vero e proprio gioco di prestigio messo in campo dal Comune per scavalcare la Regione.