La cronaca politica odierna vede ancora puntati i riflettori sulla vicenda Tunnel, infatti quella che si sta concludendo è stata per l’amministrazione di Termoli una settimana al calor bianco. Impegnati in un vero e proprio incontro di pugilato istituzionale con la Regione, Angelo Sbrocca e compagni al momento sono quelli che escono incerottati dal ring. A far segnare un altro punto a favore del tabellino regionale, è la relazione della Terza Commissione consiliare, poi trasformata in una mozione, con la quale viene sonoramente bocciato l’iter seguito dal Comune di Termoli per l’adozione della variante al piano regolatore, atto al cui interno è contenuto il progetto tunnel e di riqualificazione urbana.
Quello della Terza Commissione, è un vero e proprio atto di accusa nei confronti del Comune: “Risulta dubbio allo stato degli atti – scrivono i commissari – che il procedimento di variante possa considerarsi concluso. Di parere opposto il Sindaco Sbrocca secondo il quale l’iter si sarebbe concluso con l’approvazione fornita in Conferenza dei Servizi da parte del responsabile unico del procedimento nominato dalla Regione, l’ingegnere Massimo Pillarella la cui nomina è legata all’ex presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura.
Nulla di più sbagliato, secondo i commissari, i quali scrivono: “La legge regionale 7 del 1973 attribuisce al Consiglio regionale la competenza in materia di approvazione delle varianti al Piano regolatore”. “Il Comune – proseguono sempre i commissari – adota l’approvazione di un opera in variante e la regione ha il potere di dissentire entro 90 giorni dalla comunicazione dell’adozione. Dagli atti non risulta – prosegue la Terza commissione – che il Comune di Termoli abbia agito in tale senso in quanto non ha fatto invio formale degli atti alla Regione per provocarne l’assenso o il dissenso entro i 90 giorni previsti”.
In conclusione si riparte da zero. La terza commissione ha predisposto una mozione con la quale il Consiglio regionale, per il tramite della Giunta, chiede al comune di Termoli l’invio formale di tutti gli atti relativi alla variante, e quindi tutti quelli annessi e connessi al tunnel, nonché la rettifica del procedimento adottato.
Pena, tra le altre cose, la perdita di 5 milioni di euro che la Regione ha destinato al progetto, in scadenza il prossimo 31 ottobre. Adesso la parola passa al Comune di Termoli.