Le diagnosi di celiachia aumentano, in Molise come nel resto d’Italia, ma il divario tra celiaci diagnosticati e celiaci attesi è ancora troppo ampio. Basti pensare che le diagnosi attuali su piano nazionale sono solo poco più del 30% di quelle attese. La celiachia infatti, malattia cronica sistemica, multifattoriale e con componente genetica, colpisce l’1% della popolazione, quindi in Italia oltre 600.000 persone. Se n’è parlato durante un incontro organizzato alla Gea Medica di Isernia.
“Anche in Molise i dati confermano ampiamente il fenomeno delle diagnosi nascoste: solo 943 pazienti sanno di essere celiaci a fronte di un totale di 3080 attesi. Significa che 2137 persone, nella nostra Regione, sono celiache senza esserne ancora a conoscenza, con gravi conseguenze per la loro salute”, commenta Sara Mucciarone, Presidente dell’Associazione Italiana Celiachia Molise che Sabato 2 marzo ospiterà a Isernia l’ottavo dei convegni paralleli rivolti alla classe medica (MMG, PLS e specialisti) accreditati ECM, promossi da AIC e incentrati sul tema della diagnosi.
Il fenomeno dei pazienti non facilmente individuati, anche a causa di sintomi non classici, ha suggerito ai medici la definizione di “camaleonte clinico”, una malattia che, se non diagnosticata, rappresenta un rischio per la salute dei pazienti e un problema di politica sanitaria significativo: il celiaco inconsapevole che assume glutine si espone a complicanze anche gravi, spesso irreversibili che ne compromettono la salute e gravano sull’intera collettività per i costi sanitari e sociali conseguenti. La diagnosi precoce di celiachia è una forma indispensabile di prevenzione.
Fondamentale, a questo proposito, la formazione della classe medica e la diffusione del Protocollo Diagnosi del Ministero della Salute, pubblicato in GU n. 191 il 19/08/2015, ma ancora poco applicato dalla rete medico scientifica. “Il legislatore affida – L.123/05 – alle regioni e alle province autonome il compito di definire un programma articolato che permetta di assicurare la formazione e l’aggiornamento professionali della classe medica sulla conoscenza della malattia celiaca, al fine di facilitare l’individuazione dei celiaci, siano essi sintomatici o appartenenti a categorie a rischio. Anche AIC, che nel 2019 compie Quaranta anni, vuole fare la sua parte: tra il mese di Gennaio e il mese di Giugno porteremo in tutta Italia il convegno “Protocollo di diagnosi e follow-up” con l’obbiettivo di raggiungere un elevato numero di medici e diffondere informazioni scientifiche aggiornate e autorevoli sulla diagnosi e sul follow-up della malattia celiachia”, dichiara Giuseppe Di Fabio, Presidente dell’Associazione Italiana Celiachia.
“Per noi è stato motivo di orgoglio e soddisfazione ospitare in Molise uno degli eventi del calendario dei convegni paralleli 2019 e le altre iniziative del fitto programma che celebra il 40esimo compleanno di AIC” afferma ancora Sara Mucciarone “una grande opportunità per promuovere la prevenzione attraverso la diagnosi precoce, migliorare e garantire lo stato di salute dei pazienti di oggi e di domani, senza dimenticare le positive ricadute sulla spesa sanitaria.”