Con il diritto alla salute non si scherza. Il futuro del Caracciolo non può e non deve diventare terreno di scontro politico. Per ottenere una sanità degna di questa nome – in un realtà già segnata da tanti altri problemi – c’è solo una cosa da fare: unire le forze e remare nella stessa direzione. Il senso del documento congiunto approvato dal consiglio comunale di Agnone è proprio questo. Maggioranza, opposizione e società civile si sono messe insieme per lanciare un messaggio forte chiaro: i servizi previsti nell’ambito del riconoscimento di ospedale di area disagiata devono essere attivati subito. Ad oggi, infatti, di concreto s’è fatto poco o nulla. Nel documento sul Caracciolo si fa riferimento anche a un’altra strada da percorrere: quella degli accordi di confine. Finora non si è riusciti ad andare oltre le buone intenzioni e le vaghe promesse.