In Italia i viaggi della speranza verso altre regioni sono in calo – quasi 200mila in meno rispetto all’anno precedente – ma a Sud il saldo resta comunque negativo, con una sola eccezione: il Molise. Il dato emerge dalle schede di dimissione ospedaliere del servizio sanitario nazionale compilate nel 2017. Andando più a fondo nell’analisi, si capisce anche perché. Se la nostra regione può vantare saldi in attivo – sia dal punto di vista economico sia per quanto riguarda il numero di pazienti attratti – lo deve quasi del tutto al Neuromed di Pozzilli, si legge su quotidianosanità.it. “La mobilità attiva è legata praticamente tutta all’istituto di ricerca e cura della provincia di Isernia – scrive il giornale online specializzato in sanità – un centro di rilevanza nazionale e di altissima specializzazione per malattie che riguardano la neurochirurgia, la neurologia, la neuroriabilitazione e tutte le applicazioni relative alle neuroscienze in cui sono utilizzabili la neuroradiologia, l’angiocardioneurologia e la chirurgia Vascolare”. Proprio questo ampio ventaglio di specializzazioni consente si attirare pazienti da tutta Italia. Anche perché – è bene ricordare – il binomio ricerca e cura sviluppato dal Neuromed riesce a dare risposte e speranze concrete a chi le aveva perse del tutto, come nel caso di alcune malattie rare. Del resto basta farsi un giro a Pozzilli per comprendere quanto siano aderenti alla realtà i dati ricavati dai ricoveri ospedalieri. Intorno alla clinica ogni giorno è un continuo viavai di gente che tra l’altro porta benefici anche all’indotto. In paese, infatti, in questi ultimi anni sono state aperte molte attività commerciali e ricettive, come bed & breakfast e affittacamere. Nel frattempo il parco tecnologico continua a essere un costante punto di riferimento per studenti e ricercatori, in alcuni casi provenienti anche dall’estero.