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domenica, Dicembre 22, 2024

Colpo di scena su Victorine: vista viva la mattina della sua scomparsa. Nuovi scenari d’indagine, intanto ripartono le ricerche in mare

AperturaColpo di scena su Victorine: vista viva la mattina della sua scomparsa. Nuovi scenari d'indagine, intanto ripartono le ricerche in mare

C’è un fatto nuovo che apre scenari diversi sulla scomparsa di Victorine Bucci, la donna di 42 anni di Larino che si sarebbe allontanata da casa del compagno di Termoli nella notte tra il 17 e il 18 dicembre, dopo una lite furibonda con il 54enne. Intorno alle 10,30 del 18 dicembre Victorine è stata vista viva a Termoli, da due persone. Si è recata in un ufficio aperto al pubblico per chiedere informazioni su un documento. Questa è stata l’unica segnalazione, di cui gli inquirenti sono al corrente, fin dall’inizio, come spiegato dal procuratore di Larino Isabella Ginefra, che ha deciso di svelare ora il particolare, vista soprattutto la piega presa dalla maggior parte delle trasmissioni televisive nazionali, orientate tutte verso un possibile omicidio. “Non escludiamo nessuna pista” continua a ribadire il procuratore. A questo punto anche quella dell’allontanamento volontario. Ma dove è finita allora Vicky, si sta nascondendo? Da chi? Le è successo qualcosa? La sua auto, poi, è sparita con lei. Interrogativi ai quali gli inquirenti provano a dare risposte. Ed è forse per questo che a oltre un mese dalla scomparsa di Victorine Bucci, si torna a cercare in mare. Questa volta è il nucleo sommozzatori dei carabinieri, arrivato da Pescara, che si occupa delle ricerche, sotto la supervisione del colonnello Raffaele Iacuzio, comandante della compagnia di Larino. La zona delle immersioni è quella alle spalle del trabucco, all’interno del bacino del porto turistico, che non era stata controllata. Insomma uno scrupolo investigativo ha spinto gli inquirenti a tornare nel posto in cui è stato ritrovato il suo cellulare, notato da una passante intorno alle 10 del mattino del 18 dicembre. 4 sommozzatori, a turno, si immergono nelle torbide acque del porto turistico alla ricerca della Panda rossa. L’area è profonda in alcuni punti quasi cinque metri, in altri due e mezzo. La visibilità è praticamente ridotta allo zero, tanto che i sub procedono a tentoni, tenendo con una mano una cima legata a un peso, con l’altra mano si cerca in acqua a diverse profondità con l’obiettivo di toccare qualcosa, che possa anche rimanere incagliato alla cima. I sub resteranno almeno oggi e domani. Finita la zona del porto turistico passeranno a quella all’interno del porto, dove già le ricerche dei sommozzatori dei vigili del fuoco non avevano dato esito.

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