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venerdì, Gennaio 24, 2025

L’Europa non esiste

EvidenzaL'Europa non esiste


Sono stato e rimango un fervente europeista. Continuo a credere che il concetto di Europa unita sia valido, se non altro perché l’alternativa sarebbe il ritorno a un nazionalismo anacronistico considerando i cambiamenti tecnologici che hanno abbattuto molte barriere demografiche e l’integrazione dei sistemi economici mondiali. E poi, se il Coronavirus può insegnarci qualcosa, è proprio questo: le barriere non esistono.
La decisione inglese di uscire dall’Europa è solo un futile, nostalgico esercizio politico per ricordare un mondo che non esiste più da tempo. Infatti, nel momento in cui l’inchiostro sui documenti che hanno ufficializzato la Brexit è ancora fresco, Londra inizia subito una serie di trattative con il resto dell’Europa su come minimizzare le barriere e di rientrare dalla finestra dove era uscita sbattendo la porta.
Questo lungo preambolo per dare un contesto a ciò che sto per scrivere: l’Europa Unita non ha alternative, ma è anche vero che questa Europa non funziona! Evitare di parlarne, criminalizzando la critica evitando un dibattito serio per migliorarla, è il modo migliore per ucciderla.
La decisione degli Stati Uniti d’America di Trump, ma già iniziata da Barak Obama di ritornare un po’ alla Monroe Doctrine, cioè di concentrarsi sulla difesa dei propri confini/interessi abbandonando il resto, ha aperto un vuoto politico mondiale favorendo la pericolosa politica espansionistica della Russia di Vladimir Putin. L’Europa, sempre nascosta dietro lo scudo americano, è rimasta scoperta e ha fallito nel compito di riempire quel vuoto per difendere i propri interessi minacciati dalla politica espansionistica di Mosca.
L’Europa è assente nell’affrontare la grave situazione degli esodi di massa nel Mediterraneo scaricando tutto su Paesi come l’Italia, la Grecia e la stessa Turchia; l’Europa è assente nell’affrontare e coordinare l’emergenza Coronavirus che la vede spettatrice infetta; l’Europa è assente nel Medio Oriente che è diventato una polveriera e lasciando mano libera alla Russia di Vladimir Putin. Quest’ultimo è l’unico leader che ha le chiavi per fomentare o spegnere fuochi pericolosi in tutto il mondo, a cominciare dal Medio Oriente, in Asia e perfino nel Sud America. In Venezuela comanda Putin “e Il dittatore Maduro – mi diceva un diplomatico vicino a questa realtà – rimarrà lì fino a quando Mosca vorrà”.
Putin, ora anche la Turchia di Erdogan, gli Ayatollah iraniani e finanche il dittatore Assad, sempre loro a decidere se distruggere o meno il terrorismo dell’ISIS che ha minacciato, e minaccia, soprattutto l’Europa, sono loro a gestire la fabbrica di profughi ammassandoli sulle coste del Nord Africa e mandarli a morire nelle acque del Mediterraneo e sono sempre loro a tirare i fili della politica in Africa, in Asia e in Sud America.
E l’Europa? Esiste sulla carta. L’Europa è formata da due Paesi: la Germania e la Francia. La Markel e Macron hanno usato, e usano, questa organizzazione per difendere i loro interessi economici (le banche tedesche) e coloniali della Francia in Nord Africa. Gli altri Paesi sono lasciati al proprio destino. Smettiamola di parlare del salvataggio della Grecia in quanto quella fu solo una operazione per aiutare le banche tedesche a recuperare i crediti in pericolo. Durante un convegno lo scorso anno in Sicilia chiesi pubblicamente a un ex ministro del governo greco se avesse un consiglio da dare agli italiani: “Non vi fidate dell’Europa” mi risposte senza nemmeno esitare.
Sul Coronavirus l’Europa è rimasta alla finestra a guardare scaricando tutto sulle spalle dei vari Paesi e sull’Italia in particolare. E così mentre l’Europa della Merkel e di Macron nascondeva le proprie responsabilità sulla diffusione del Coronavirus, gli italiani e i suoi governanti si sono penosamente scannati coprendosi a vicenda di fango di fronte al mondo dibattendo su fascismo e antifascismo.
Parliamoci chiaro, il Coronavirus avrebbe prima o poi varcato i confini cinesi che, soprattutto all’inizio, non hanno mai cooperato onestamente per contenerlo. È successo in Italia solo perché Francia e soprattutto Germania lo hanno tenuto nascosto, per interessi nazionali o per incompetenza. La reputazione italiana è a rischio nel mondo a causa di una Europa truffaldina e di una classe politica italiana affetta dal virus di ideologie ormai defunte ma che offuscano il cervello di molti di loro. Si è lasciato l’Italia indifesa, esposta ingiustamente al ludibrio mondiale con l’aiuto della stampa nostrana. L’unica nota positiva viene dal sistema sanitario italiano che ha dimostrato di funzionare egregiamente nonostante le direttive confuse o addirittura assenti di Roma e Bruxelles. È grazie al sistema sanitario italiano, i suoi medici, infermieri e membri della protezione civile che è stata eretta la prima vera barriera, sanitaria e sociale, contro questo virus. Barriera che serve come modello agfli altri Paesi nel mondo. Intanto l’Italia è in ginocchio e, purtroppo, il peggio deve ancora venire, ma il Coronavirus ha mostrato il meglio dell’Italia attraverso il suo sistema sanitario. E da lì che bisogna ripartire.

Di Angelo Persichilli

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