Nell’ambito sei servizi straordinari eseguiti in queste ore dai Carabinieri della Provincia di Isernia volti alla verifica dell’osservanza e del rispetto dei limiti/prescrizioni imposte dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 09.03.2020 per contrastare l’epidemia da “coronavirus”, una delle Stazioni Carabinieri dell’alto Volturno ha proceduto alla denuncia in stato di libertà della titolare di un bar che, benché preventivamente informata dagli stessi militari che l’hanno denunciata, ha continuato a lavorare oltre l’orario consentito, ossia dopo le 18.00 venendo sorpresa ancora aperta alle ore 19.30. La denuncia comporterà anche la sospensione della licenza commerciale. La gravità della situazione che vive il paese, comporterà certamente continui e diffusi controlli dei Carabinieri per garantire la salute pubblica.
Ma le ordinarie attività dell’Arma continuano ed ecco che la Stazione Carabinieri di Venafro ha proceduto oggi alla denuncia in stato di libertà di un imprenditore campano per truffa. Lo stesso aveva pubblicato un annuncio su un sito di vendite on line promuovendo la vendita di un telefono cellulare marca Apple, modello xs, al prezzo di € 879,00. Tuttavia dopo avere incassato la somma tramite una carta Poste Pay da parte di una studentessa di Venafro è sparito. Sparito per l’incauta acquirente ma non per i Carabinieri che dopo accurate indagini lo hanno trovato deferendolo a piede libero all’autorità giudiziaria.
Un’altra truffa è stata scoperta dai Carabinieri della Stazione di Castel San Vincenzo. Si è infatti conclusa con la denuncia di tre persone alla Procura della Repubblica di Isernia la brutta vicenda vissuta da un cittadino di un paese dell’alto Volturno che tra i mesi di giugno e luglio 2019 si è visto privo, presso la sua abitazione, dell’energia elettrica per mancati pagamenti di alcune bollette emesse da un gestore del mercato libero con il quale l’anziano cittadino era passato a sua insaputa. I Carabinieri di Castel San Vincenzo (IS), sulla base dei riscontri emersi presso la società fornitrice della corrente elettrica, appuravano che il malcapitato durante il rinnovo della polizza assicurativa RCA della sua autovettura, presso un’agenzia sita nel capoluogo Pentro, veniva raggirato dal titolare con la promessa di un ulteriore sconto sulla polizza, se avesse prodotto in allegato ai documenti necessari al suo rinnovo anche una fattura di ENEL servizio elettrico nazionale legata al suo immobile e con il quale (gestore) risultava fino ad allora abbonato. La promessa di uno sconto sulla polizza RCA in un periodo di crisi economica ha spinto l’anziano a fidarsi del suo interlocutore che con la complicità di altri due compari, procacciatori di contratti con il mercato libero, ha utilizzato i documenti prodotti dal malcapitato per la produzione di un falso contratto di cui l’ignaro cittadino disconosceva la firma, e lo faceva passare a sua insaputa da ENEL Servizio Elettrico Nazionale a mercato libero con tariffe peraltro più costose.