Nelle leghe minori continua a tenere banco la proposta lanciata dal direttivo della Lega Pro di determinare la quarta squadra promossa attraverso un sorteggio. Dopo un raffreddamento dovuto al comunicato della Lega Pro, le parti hanno ripreso il dialogo con la serie B. La contrarietà all’ipotesi di promuovere dalle Serie C alla Serie B una quarta squadra, attraverso la sorte è sempre più diffusa. Nella riunione di aggiornamento delle leghe, Mauro Balata (B), Francesco Ghirelli (Lega Pro) e Cosimo Sibilia (Lega Dilettanti) non ci sono stati motivi di tensione particolari, con la volontà di cercare una linea comune.
In questo momento la proposta è sotto approfondimento: Bari e Carpi, due delle tre seconde in classica nei gironi della C, hanno contestato il fondamento giuridico di una decisione che prevarica il merito sportivo. Come dargli torto d’altronde, la decisione del sorteggio è abbastanza grottesca e sicuramente non è una soluzione percorribile.
Certo la Lega Pro ha detto chiaramente di voler chiudere, e a questo punto, aggiungiamo noi, non si vede come la Serie D possa prendere una strada diversa. Il torneo dilettantistico di quarta serie è sicuramente quello più a rischio per società che sono in difficoltà, giocatori, allenatori, lavoratori padri di famiglia che non hanno lo stipendio. In tale ottica pensiamo che sia il caso di tracciare una linea definitiva nel più breve tempo possibile.
O si va avanti con la stagione, o si chiude del tutto e si programma il futuro con provvedimenti concreti di sostegno. Certo se la Lega Pro dice una cosa, e la Serie D un’altra, siamo davvero lontani da una vera e propria soluzione del caso.