Un’opera mastodontica e mai realizzata: è il parcheggio interrato in piazza Sant’Antonio a Termoli con 300 posti auto, a cui se ne dovevano aggiungere altri 100 nell’area del vicino Pozzo Dolce. L’opera fu programmata nel 2004 quando era sindaco Remo Di Giandomenico e la progettazione preliminare se l’era aggiudicata la Nidaco Costruzioni di Venafro che aveva vinto un regolare bando. Ma il progetto si è trascinato negli anni e non è stato mai realizzato a causa dei continui ripensamenti delle Amministrazioni che si sono succedute, scettiche sull’impatto che una struttura del genere avrebbe creato nel cuore della città. Ora l’Amministrazione guidata da Antonio Di Brino si è trovata a dover affrontare la patata bollente con la diffida per risarcimento danni da 5 milioni di euro presentata dalla Nidaco, che ha dalla sua parte anche una sentenza del Tar contro cui il Comune ha fatto ricorso al consiglio di Stato. Ma l’Amministrazione continua a non voler realizzare l’opera e venerdì l’argomento sarà all’ordine del giorno del consiglio comunale, dove sarà messa ai voti la revoca in autotutela del provvedimento del commissario prefettizio che nel 2006, una volta caduta la Giunta Di Giandomenico, preso delle procedure di gara per il parcheggio, aveva rinviato la realizzazione dell’opera al momento in cui sarebbe stato attuato il piano di riqualificazione dell’area. Secondo il sindaco Di Brino siccome l’Amministrazione successiva, quella targata Vincenzo Greco, non ha attivato il piano di riqualificazione, la revoca ora è possibile. Il progetto prevedeva anche la riqualificazione di Pozzo Dolce. Ma è rimasto tutto fermo.