Fatta la nuova Giunta Toma ma per le deleghe bisognerà aspettare la giornata di domani, martedì, quando tornerà a riunirsi il Consiglio regionale e il Governatore comunicherà in aula la distribuzione degli incarichi. Salvo sorprese dell’ultim’ora, al momento escluse, verranno confermate le deleghe dei quattro assessori sopravvissuti a Luigi Mazzuto, l’unico della vecchia compagine a rimanere a casa. Quindi: Vincenzo Cotugno Turismo e Cultura; Vincenzo Niro, lavori pubblici e trasporti; Nicola Cavaliere, Agricoltura e Ambiente; Roberto Di Baggio Formazione Professionale e Politiche per la Casa.
Si chiude così la fase uno del governo Toma, due anni contrassegnati da non poche fibrillazioni all’interno della maggioranza e da posizioni recalcitranti che hanno portato allo strappo consumatosi in occasione della legge di bilancio. Un blitz, quello di Toma, che in un sol colpo ha azzerato la Giunta, cancellato la norma sulla surroga degli assessori con i primi consiglieri non eletti, e ricompattato la maggioranza riacquisendo tra le fila anche l’ex leghista Aida Romagnuolo, tornata in sintonia con il governatore. L’unico a restare su posizioni critiche è l’ex governatore Michele Iorio, una posizione, la sua, al momento isolata e neutralizzata dalla logica dei numeri. In politica, tuttavia, mai dare nulla per scontato. Gli assetti generali verranno rivisti a novembre quando con la elezione del nuovo Presidente del Cxonsiglio regionale si procederà ad una generale revisione degli incarichi.
Fatto sta che partono adesso altri tre anni di legislatura, nel corso dei quali alla fase di sgombero delle maceri ereditate dal passato Toma dovrà far seguire una fase di costruzione di una prospettiva nuova per il Molise: Sanità, innanzitutto, con la fine della greppia romana che dura da oltre un decennio; e poi lavoro, infrastrutture, welfare: tutti settori che rappresentano il fianco scoperto della Regione. Tre anni sono pochi, ma sono anche un tempo sufficiente per tracciare le linee guida di un Molise futuro.
Intanto da subito si riparte con la riunione del Consiglio regionale. All’ordine del giorno una serie di atti di indirizzo e ispettivi relative alla pandemia da Covid-19 in corso.