“Saltata” causa covid a Venafro, ormai è ufficiale, la Festa della Madonna del Carmine del 15 e 16 luglio prossimi, tolti i soli riti religiosi, c’è chi ama ricordarne -quasi a compensare le rinunce dei tempi presenti- i bellissimi cartelloni del passato, frutto di impegno e passione dei giovani organizzatori venafrani dei decenni andati. Sentiamoli questi “maestri di festa” dei tempi trascorsi, che tanto si prodigarono perché la ricorrenza riuscisse al meglio. “E’ purtroppo un dato di fatto l’annullamento della festa della Madonna del Carmine 2020 di Venafro, storico appuntamento socio/religioso cittadino che, ad eccezione dei soli riti religiosi, non si terrà così come accaduto per le festività patronali di giugno e per la ricorrenza d’inizio luglio in onore della Madonna delle Grazie, ricorrenze a loro volta annullate causa covid. Perdite notevoli per l’economia, il lavoro e le attività in genere, ma ciononostante restrizioni accettate col massimo senso di responsabilità. Detto questo, è un piacere ricordare le edizioni passate della Festa della Madonna del Carmine di Venafro, in particolare quelle allestite ai primi anni ’70 dai ventenni di allora. Le testimonianze degli stessi “maestri di festa” dei tempi passati : “Partimmo con l’organizzazione il 2 luglio del 1971 -ricorda un componente dei Comitati Festa del periodo- e in due settimane, lavorando tantissimo e senza risparmiarci affatto, proponemmo ai venafrani ricorrenze ricchissime di interessanti appuntamenti civili, rimasti nei ricordi di tutti. Organizzammo la festa per due anni consecutivi e nel biennio portammo a Venafro la Fanfara dei Bersaglieri in congedo di Roma, che andammo ad ingaggiare direttamente nella sede nazionale del Corpo a Porta Pia nella Capitale, Franco I e Franco IV, big della musica leggera italiana del tempo con la notissima “Ho scritto t’amo sulla sabbia”, l’indimenticabile trombettista Nini Rosso che suonò un applauditissimo “Silenzio” fuori ordinanza appena fuori la Cattedrale cittadina ed il comico napoletano Nino Taranto, applauditissimo showman nella circostanza accompagnato al piano dal famoso maestro Tronco, pianista di spicco dell’allora Festival di Napoli. Serate indimenticabili, con tantissimo pubblico presente”. Un particolare dell’esibizione venafrana del comico campano Nino Taranto, sempre dai ricordi dei giovani del Comitato Festa del 1971: “In tale occasione, non essendoci in cassa i soldi necessari per ingaggiare un presentatore, uno di noi organizzatori della Festa dovette adattarsi a presentare Nino Taranto sul palco adiacente la Cattedrale dopo che lo stesso attore napoletano ci istruì su cosa dire e come fare. L’emozione fu tanta, ma ne venne fuori un autentico successone ed ancora oggi Venafro ricorda con piacere tali avvenimenti. Lo stesso Nino Taranto si complimentò col giovane presentatore “fatto in casa”, abbracciandolo fortemente a fine esibizione. Edizioni festive bellissime ed indimenticabili con tantissima partecipazione popolare e con lavoro e soddisfazione per tutti. Appuntamenti che hanno fatto la storia popolare della nostra città. Oggi purtroppo viviamo tutt’altra realtà a causa del virus, per cui speriamo di lasciarci presto alle spalle questo delicato momento sociale che stiamo vivendo”.
Tonino Atella