Si sfreccia a tutta velocità ed assai pericolosamente su due e quattro ruote nell’abitato venafrano. Conseguentemente la gente vive momenti di panico vero quando ad esempio uno/due/tre/quattro giovanotti intorno ai vent’anni tirano di brutto il gas ai loro rumorosissimi motorini lanciati all’impazzata sui rettilinei urbani -si prendano Via Maria Pia di Savoia, il Lungorava, Via Flacco, Via Campania, via Licinio ect- e dopo aver appositamente manomesso i propri mezzi perché facciano rumore a mille (!), sfrecciando a velocità sostenutissime all’interno di rioni densamente popolati ed a ridosso di abitazioni private con piccoli, donne, adulti ed anziani per strada, sui marciapiedi o davanti casa. Di colpo cioè rumori assordanti ma soprattutto velocità impossibili a due passi da piccoli e grandi, mentre si resta attoniti ed impauriti a constatare pericoli e scempio della tranquillità giornaliera. “E le forze dell’ordine ?”, si chiedono in tanti, “Ad esempio i nostri vigili urbani possibile che siano sempre e tanto impegnati da non riuscire a fermare queste corse folli, pericolose ed assordanti ?”. In quali orari accade tutto questo, viene chiesto a chi protesta ? “A metà mattinata e nel tardi pomeriggio, quando cioè questi baldi ragazzi escono per raggiungere il centro. Scorazzano in lungo e in largo sul corso principale e strade collegate, procedendo a velocità sostenute e con rumori assordanti. Altrettanto avviene quando rientrano a casa per cena ed andare a letto”. Solo le due ruote motorizzate protagoniste di tanto ? “No, purtroppo anche tanti automobilisti sono soliti “tirare” le loro autovetture in pieno centro. Appena imboccano un rettilineo urbano è come se venissero presi dal sacro furore della velocità, senza preoccuparsi di pericoli e paure che arrecano sfrecciando davanti a case, attività, persone e negozi”. Ed allora, la proposta ? “Occorre vigilanza, controlli e prevenzione da parte di tutte le forze dell’ordine di Venafro perché si possa vivere più tranquillamente e senza paura addosso”. Avverrà quanto la gente chiede?
Tonino Atella