C’è chi ha scritto dall’estero, chi dai musei delle altre regioni e chi ha avviato una campagna sui social – diventata subito virale – per dire che il Musec di Isernia non deve chiudere. Il Museo dei costumi del Molise, ospitato nei locali della Provincia, come noto è chiuso da due mesi per via del mancato rinnovo della convenzione tra l’Ente di via Berta e la Regione. E almeno per ora non si registrano novità rilevanti. Antonio Scasserra, direttore del museo – ma soprattutto proprietario dei costumi e dei gioielli e esposti al Musec – in questi giorni non è stato contattato né dalla Provincia né dalla Regione. A quanto pare solo il Comune di Isernia sembra interessato a far sì che la collezione resti nella nostra terra, proponendo di trasferire il museo nei locali dell’auditorium. Questa al momento è solo un’indiscrezione, mentre è confermato l’interesse da parte di investitori esteri. Scasserra è infatti molto allettato da due proposte arrivate dall’America. A questo punto solo l’istituzionalizzazione del Musec da parte della Regione potrebbe evitare un addio che avrebbe del clamoroso. Un’eventualità, questa, che deve essere assolutamente scongiurata, è il parere del consigliere regionale Aida Romagnuolo: il Musec – ha detto – non può essere per nessuna ragione smantellato, perché è parte integrante della storia, della cultura, delle origini e delle abitudini di tutto il Molise. Il suo augurio è che il buonsenso prevalga e che il problema venga risolto al più presto. Intanto sempre sui social, oltre al sostegno e agli appelli dei cittadini, si registrano anche delle proposte. Franco Valente, infatti, ha chiesto al presidente della Regione Donato Toma di nominare ambasciatori della cultura molisana nel mondo Antonio Scasserra e Luciano Bucci, l’ideatore e curatore del museo Winterline. Con il loro impegno personale e la straordinaria preparazione – ha scritto l’architetto venafrano – stanno dando lustro e dignità a una storia regionale troppo spesso trascurata”.