Era il giorno tanto atteso e si è rivelato una delusione per gli ex dipendenti del Carrefour da due settimane in presidio permanente davanti al Comune per tenere alta l’attenzione su una vertenza che si sta rivelando sempre più complicata. Prima il tavolo tenico, l’ottavo, a cui hanno partecipato per la prima volta anche le associazioni di categoria e poi il consiglio comunale con l’unico punto all’ordine del giorno. La delusione più grande è stata l’assenza, ancora una volta della proprietà del Sannicola, senza la quale è stato impossibile valutare la fattibilità di alcune proposte. Durante la riunione che si è protratta per un’ora e mezza sono state due le soluzioni prospettate. La possibilità che un consorzio formato da imprenditori molisani possano rilevare il supermercatoe vendere prodotti esclusivamente locali.
L’altra ipotesi è il possibile subentro del gruppo Conad che proprio oggi sarebbe stato contattato e che sta rilevando tutti i supermercati Carrefour che stanno chiudendo sul territorio nazionale. Tranne quello di Termoli. Ma mentre la politica e le istituzioni cercano una soluzione, il tempo passa e il Sannicola si svuota. I negozi, quelli rimasti, fanno fatica a resistere senza un supermercato che attiri clientela. Per questo l’Amministrazione sta pensando ad iniziative all’interno del centro come ad esempio un cineforum. Ma alcune attività sono già andate via e c’è il rischio che poi ci si trovi di fronte al problema inverso, con un supermercato e senza più negozi in galleria. Pasquale Guarracino della Uiltucs ha criticato duramente in consiglio l’assenza della proprietà del Sannicola, che fa capo a un gruppo di investitori iraniani, sostenendo che “bisogna smettere di offendere il Molise”. Capuano della Filcams ha invece proposto al Comune misure di sostegno verso chi ha perso un lavoro, come l’esonero dalle rette degli asili o la creazione di una social card con agevolazioni per la spesa, perché “il commercio – ha affermato – vive sulla ricchezza che un territorio produce”. Durante il consiglio sono stati diversi gli interventi e dalla stessa maggioranza sono arrivate riflessioni critiche sulla scelta, diversi anni fa, di concedere la licenza in un luogo in cui era conveniente costruire, con costi appetibili dei terreni – ha sostenuto il consigliere del Pdl Francesco Roberti. Il documento con cui si impegna il sindaco e la giunta a trovare una soluzione insieme al tavolo tecnico, è stato poi votato all’unanimità.