Ha destato scalpore la notizia, diffusa dal segretario generale di polizia penitenziaria, Aldo Di Giacomo, relativa all’aggressione, avvenuta all’interno del carcere di Campobasso, di un detenuto nigeriano con problemi psichiatrici, ai danni di quattro agenti, prendendoli a morsi. Sull’episodio sono intervenute le associazioni dei familiari Mens Sana e quella degli utenti Liberamente insieme che, in una nota inviata anche ai vertici Asrem, si dicono dispiaciuti ed arrabbiati per la diffusione della notizia, “che – hanno dichiarato – offende profondamente le persone con disturbo mentale, associando atti efferati come conseguenza di un disturbo mentale. Gi atti di violenza e aggressività – hanno proseguito – non devono mai essere associati al disturbo mentale ma alla persona”, hanno concluso i rappresentanti delle due associazioni che interesseranno del caso il ministero della Giustizia e il direttore del carcere. Intanto piena solidarietà è stata espressa dal senatore del Movimento 5Stelle, Fabrizio Ortis, agli agenti di polizia penitenziaria del carcere di via Cavour a Campobasso. “Come ho già avuto modo di evidenziare al ministro di Giustizia Bonafede in una mia interrogazione scaturita a seguito della rivolta inscenata, sempre a Campobasso, da 75 detenuti il 27 gennaio scorso –ha sottolineato Ortis – gran parte dei reclusi presenta problemi di tossicodipendenza e psichici, circostanza evidenziata anche dall’associazione Antigone Molise. Le aggressioni avvenute negli anni ai danni di chi lavora all’interno non si contano – ha denunciato Ortis – E in questa seconda fase di forte recrudescenza del Covid-19 l’attenzione deve essere massima anche dal punto di vista sanitario. Al di là del rispetto dei diritti della popolazione carceraria, tuttavia – ha concluso il senatore – mi preme ancora una volta ribadire l’urgente necessità di dotare gli agenti di polizia penitenziaria di strumenti di difesa adatti e di intervenire anche a livello normativo affinché possano utilizzarsi in caso di bisogno”.